PALERMO – Con una circolare pubblicata sul sito web del dipartimento regionale Infrastrutture, a firma dell’assessore Nino Bartolotta e del dirigente generale Vincenzo Sansone, vengono recepite, in anticipo rispetto al legislatore nazionale, le richieste dell’Ance Sicilia per mitigare il fenomeno dei ribassi eccessivi nelle gare d’appalto e per sbloccare e semplificare le procedure.
“Un provvedimento tempestivo e opportuno – commenta il presidente di Ance Sicilia, Salvo Ferlito – che sicuramente riporterà equità e trasparenza nel settore e aiuterà le piccole e medie imprese ad uscire dalla crisi evitando i soliti ritardi, controversie e spese legali”. In dettaglio, la circolare – rivolta alle stazioni appaltanti, agli Urega, ai Geni civili e ai dipartimenti regionali – stabilisce che per appalti di importo inferiore ai 5 milioni di euro, fino a dicembre del 2015, nelle gare che utilizzano come criterio di aggiudicazione il prezzo più basso, è possibile (ma prevedendolo nel bando) procedere automaticamente all’esclusione delle offerte eccessivamente basse. Ciò impedisce comportamenti discrezionali che possano favorire imprese che sono in condizione di praticare prezzi inferiori al mercato perché non rispettano le regole. In generale, nella valutazione del “prezzo più basso”, dall’importo soggetto a ribasso va esclusa l’incidenza del costo della manodopera. Nelle grandi opere, poi, per consentire la partecipazione anche alle piccole e medie imprese rispetto ai grandi gruppi, è prevista un’adeguata suddivisione degli affidamenti in più lotti funzionali, fermo restando il quadro economico complessivo dell’opera.
Non è consentito frazionare arbitrariamente l’appalto per non aggirare, ad esempio, le norme comunitarie di controllo previste per questi casi. Per venire incontro alle imprese colpite dalla crisi, inoltre, le stazioni appaltanti hanno l’obbligo di erogare alla ditta aggiudicataria un’anticipazione pari al 10% dell’importo dell’opera. In tema di semplificazione, infine, la circolare chiarisce che il Documento unico di regolarità contributiva ha una validità di 120 giorni, che lo stesso Durc acquisito dopo la stipula del contratto può essere utilizzato anche per gli stati d’avanzamento successivi e per altri contratti pubblici senza doverne richiedere uno nuovo, che per forniture inferiori a 20 mila euro è sufficiente la dichiarazione sostitutiva e che un nuovo Durc va presentato solo all’atto del pagamento del saldo dell’opera.