PALERMO – “Il commissario non può perseguire l’aumento di capitale della Gesap. Violerebbe la normativa perché gli ultimi tre bilanci della Provincia, compreso l’ultimo da poco approvato, certificano una cospicua perdita di esercizio”. Lo denuncia la Fp Cgil di Palermo in un secondo esposto sulla ricapitalizzazione della Gesap da parte del commissario straordinario Tucci. Il sindacato, questa volta, nell’esposto inoltrato alla Procura generale della Corte di Conti, alla presidenza del Consiglio dei ministri, al presidente della Regione Crocetta chiede l’intervento del collegio dei revisori dei conti della Provincia. Il sindacato si appella a una norma (l’art. 6, comma 19 del D.L. 78/2010) che vieta alle amministrazione che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio, di procedere ad aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, rilascio di garanzie a favore delle società partecipate non quotate.
La Fp Cgil chiede di verificare se l’aumento di capitale disposto violi le norme del DL 78/2010 richiamate e/o se, pur non violandole, “detta operazione non comprometta l’erogazione dei servizi essenziali che l’Ente deve erogare”. Nel precedente esposto la Cgil e la Funzione pubblica avevamo denunciato le refluenze negative della ricapitalizzazione sul patto di stabilità, sui servizi che il libero consorzio dovrà erogare e sugli stipendi del personale dipendente. “Avevamo posto l’accento sui pareri precedentemente resi dai dirigenti e dal collegio dei revisori dei conti che, unanimemente, avevano affermato che l’Ente è “nell’impossibilità di procedere a ricapitalizzazioni”, dicono il segretario generale Fp Cgil Filippo Romeo e il segretario territoriale Giovanni Cammuca.
Malgrado la drammatica situazione delle province siciliane, e di quella di Palermo in particolare, l’ente, il 19 giugno ha approvato il bilancio di previsione “solo – denuncia l’esposto – con l’utilizzo di risorse straordinarie, quali l’avanzo di amministrazione”. Il sindacato allega anche il parere del ragioniere generale che sostiene che “Il pagamento della II tranche di aumento di capitale a Gesap non solo non consentirà di garantire i servizi alla collettività, ma mette a serio rischio, in mancanza di “nuove risorse” – non riusciamo ad immaginare da dove potrebbero arrivare – il rispetto del patto di stabilità per l’anno 2014″.

