L’avviso di conclusione dell’inchiesta è di tre mesi fa: nei giorni scorsi la Procura ha fatto un passo ulteriore e ha chiesto il rinvio a giudizio di nove persone, tra le quali Sergio Sacco, cognato del procuratore della Repubblica Francesco Messineo, per associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione. La richiesta porta la firma del capo dei pm di Caltanissetta Sergio Lari, dopo l’astensione di Messineo, del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e del sostituto Lia Sava. L’ inchiesta ruota attorno alla ricettazione di mezzi agricoli rubati da persone vicine al figlio del boss di Partinico Vito Vitale che sarebbero poi stati rivenduti proprio con la complicità del cognato di Messineo. Oltre che per Sacco il processo è stato chiesto tra gli altri per Salvatore Catalano, titolare della Moviter che avrebbe messo a disposizione la società per la compravendita dei veicoli, e per il meccanico Vincenzo Crimaldi che invece avrebbe nascosto a Capaci i mezzi rubati e sarebbe stato mediatore con i potenziali acquirenti.
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