Ricorso al Tar contro il tram| La maggioranza difende l'opera - Live Sicilia

Ricorso al Tar contro il tram| La maggioranza difende l’opera

Gli orlandiani fanno quadrato. La replica di Verdi e Vivo Civile.

COMUNE DI PALERMO
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PALERMO – Il ricorso al Tar contro le nuove linee del tram agita la politica cittadina. Come ha infatti scritto Livesicilia ieri, in sessanta si sono rivolti alla magistratura per fermare l’opera che prevede, tra le altre cose, anche i binari in via Libertà e in via Roma.

“A Palermo i nemici della città sono sempre dietro l’angolo e sono sempre gli stessi – dice il capogruppo di Sinistra Comune Giusto Catania – una compagnia di giro che, puntualmente, tenta di ostacolare le scelte di mobilità sostenibile, boicottando pedonalizzazioni, zone a traffico limitato, tram. Purtroppo dobbiamo fare i conti con gli inquinatori seriali, con coloro i quali pensano che l’automobile sia l’unico mezzo di trasporto possibile, con i sostenitori di una visione di città desueta. Il tentativo di bloccare la realizzazione delle nuove linee del tram a Palermo è una scelta politica suicida che danneggerebbe l’economia, l’ambiente e la salute dei palermitani. Impediremo in tutti i modi che possano realizzarsi i disegni perversi dei nemici della città”.

“I palermitani vogliono il tram e lo hanno detto, in modo inequivocabile, alle ultime elezioni Comunali che hanno premiato una coalizione e un sindaco che hanno fatto della mobilità sostenibile il punto di forza del proprio programma elettorale. Non entro nel merito delle motivazioni del ricorso presentato al Tar contro il Piano triennale delle opere pubbliche, che contiene le nuove linee del tram, e attendiamo le decisioni del Tar sul punto, ma il tram resta un’opera strategica per la città e per il suo sviluppo che riqualificherà intere zone, creerà nuovi parcheggi e offrirà un mezzo puntuale ed ecologico per gli spostamenti. Non si torna indietro”. Lo dice il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici.

“Il futuro di Palermo passa dalla mobilità sostenibile, quindi anche dal tram, e da un progressivo abbandono dell’auto privata – dice Toni Sala, capogruppo di Palermo 2022 a Sala delle Lapidi – E’ questa la visione che abbiamo della nostra città per i prossimi decenni. Il ricorso al Tar è legittimo, ma l’impressione è che i ricorrenti guardino troppo al presente e troppo poco alle generazioni future, a cui dobbiamo lasciare una città migliore di quella in cui viviamo. Il tram comporterà alcuni sacrifici, è evidente, ma offrirà ai nostri figli una Palermo più ecologica, pulita e a misura di cittadino”.

I ricorrenti però non demordono. “Non spenderò neanche una manciata di secondi per rispondere a chi continua a farfugliare di nemici della città piuttosto che di sabotatori e inquinatori seriali – dice Marcello Robotti, presidente di Vivo Civile e tra i firmatari del ricorso – Non si accettano lezioni di mobilità sostenibile da chi proponeva mega Ztl a pagamento o sistemi di piste ciclabili che stanno avendo l’epilogo che conosciamo. Non si accettano lezioni sul cambiamento quando, nonostante il tempo avuto a disposizione, la città si allaga come sempre, i marciapiedi non sono percorribili come sempre, il sistema fognario è vetusto come sempre, il fronte a mare mai riqualificato come sempre, e potrei continuare in un lunghissimo elenco. Questa è la vostra idea di mobilità sostenibile? Bene, non è la mia, non è quella di parte della città. A chi ha scritto che la parte di città contraria a questa idea di mobilità non guarda il futuro, dico che il futuro proposto è già obsoleto. In Europa non si guarda più al tram come sistema di trasporto per svariati motivi”.

“Si continua a tira in ballo l’ambiente in modo strumentale – dicono Carmelo Sardegna e Filippo Occhipinti, rispettivamente portavoce regionale e coordinatore cittadino di Verdi – A Catania e Chinnici diciamo che con 300 dei 450 milioni di euro si potrebbero acquistare 500 bus elettrici ,come quelli recentemente acquistati a Milano, subito e non, chissà tra quanti anni, pochi tram. E magari con i 150 milioni che rimangono avviare una rete di colonnine elettriche in città per ricaricare mezzi elettrici privati e rifare l’intero manto stradale, dotare tutte le scuole cittadine di impianti di riscaldamento per i nostri figli. Informiamo il sindaco e i due consiglieri che hanno approvato in blocco 30 emendamenti in pochi minuti che il progetto che hanno approvato riguarda un tram a batterie, cioè un autobus elettrico travestito da tram. Un travestimento milionario. Rivendichiamo il diritto a difendere contemporaneamente ambiente e cittadini, noi Verdi siamo i continuatori della Democrazia Sociale. Palermo merita una amministrazione migliore e i palermitani più rispetto. È ora di compattare tutte le forze sane e i migliori esperti della società civile per un grande progetto di città, basta subire scelte da improvvisati e incompetenti”.


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