CATANIA – Le premesse c’erano tutte: prima l’indagine di mercato, poi la procedura negoziata “sperimentale” e adesso una vera e propria gara d’appalto del valore di due milioni di euro. Tutto per avviare al recupero i rifiuti delle “grandi utenze non domestiche” e gli ingombranti che i catanesi portano ai Centri comunali di raccolta o depositano sotto alle loro case.
Dove c’è spazzatura ci sono imprese pronte a trattarla. Così Palazzo degli elefanti ha deciso nei giorni scorsi di impegnare la spesa di due milioni per un nuovo passaggio dell’immondizia cittadina. Una gara d’appalto divisa in due lotti, separati e più o meno equivalenti in termini economici, per un servizio della durata di 12 mesi. Una procedura amministrativa di cui si erano viste le avvisaglie già nei mesi scorsi.
Trattamento e avvio al recupero
La parte del processo di riciclo dei rifiuti alla quale si fa riferimento è quella successiva alla raccolta. Vale a dire quello che succede dopo che la spazzatura è stata ritirata porta a porta di fronte ai portoni di casa dei cittadini. L’appalto in questione riguarda infatti il “trattamento e avvio al recupero” dei rifiuti ingombranti (lotto 1) e dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata nelle utenze non domestiche del territorio comunale, come aeroporto, stazioni ferroviarie e ospedali (lotto 2).
Dall’organico dei cestini dei grandi spazi pubblici si riescono a recuperare frazioni ulteriormente differenziabili: carta e cartone, plastica, organico propriamente detto, vetro e alluminio. Tutte porzioni di immondizia che potrebbero essere separate e preparate per il riutilizzo. Un servizio al quale il Comune di Catania ha cominciato a pensare mesi fa: a marzo 2023 la società Ecotek Group aveva inviato in municipio una proposta da 290 euro a tonnellata per i rifiuti delle grandi utenze. Già pochi giorni dopo il municipio aveva deciso di investire centomila euro in una sperimentazione e, più o meno nello stesso periodo, aveva avviato una manifestazione pubblica d’interesse per eseguire lo stesso servizio.
La sperimentazione positiva
Una volta verificato “l’impatto positivo sulla gestione della raccolta dei rifiuti urbani nel territorio comunale” della sperimentazione, l’amministrazione comunale ha deciso di fare la sua gara annuale. Anche perché, si legge nell’impegno di spesa, la Srr Catania Metropolitana (Società regolamentazione rifiuti), che avrebbe la competenza per l’individuazione delle piattaforme, “non ha ancora provveduto all’indizione delle procedure per l’affidamento dei servizi di trattamento dei sopracitati rifiuti”.
Secondo le previsioni, sono stimate in un anno 2900 tonnellate di rifiuti ingombranti (a un prezzo, a base d’asta, di 320 euro a tonnellata) e 3200 tonnellate di organici (300 euro a tonnellata, prezzo di partenza).