PALERMO – “Sul problema dei rifiuti non possiamo che registrare la irresponsabilità e la superficialità di chi ha, a livello regionale, la competenza del settore. Trovo pericoloso il comportamento di chi non consente ai Comuni di potere conferire i rifiuti in una qualsiasi discarica, con la conseguenza che i territori comunali si sono trasformati in vere e proprie discariche con tutti i pericoli igienico-sanitari e di ordine pubblico che ne conseguono”. Lo dice il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi.
“La città, ad esempio, produce in questo periodo un quantitativo di rifiuti oscillante tra le 75 e le 80 tonnellate al giorno, ma viene autorizzato a conferire in discarica solo 60 tonnellate di spazzatura – spiega – con il conseguente accumulo di circa 20 tonnellate di rifiuti al giorno. Il territorio di Mazara del Vallo è in questo momento invaso da circa 400 tonnellate di spazzatura e ogni richiesta del nostro Comune non ha trovato finora alcuna risposta, fatto che costringerà lo stesso Comune a richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria per l’accertamento di reati da parte di coloro che dovrebbero consentire lo smaltimento della spazzatura”.
Sul fronte rifiuti, situazione critica a Carini (Palermo), dove il Comune ha da poco dichiarato il dissesto. Il sindaco, Giovì Monteleone, spiega che il piano di ripulitura del territorio, “utilizzando più mezzi, si è infranto contro la decisione di chiudere le discariche per quattro giorni e la regione solo l’8 giugno ci ha indicato di conferire i rifiuti vicino a Catania”.
“Le autorità mi dicono – aggiunge il sindaco – di far rimuovere in via prioritaria i rifiuti dall’arteria che costeggia l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo per ragioni di sicurezza. Ma io devo scongiurare l’emergenza igienico-sanitaria nelle zone densamente abitate del paese”. Il primo cittadino non risparmia critiche alla gestione dell’emergenza rifiuti da parte del governo regionale guidato da Rosario Crocetta: “L’ordinanza del presidente ci impone di conferire solo 60 tonnellate di rifiuti al giorno, dimezzando il quantitativo consentito finora e raddoppiando la distanza delle discariche e i costi di conferimento: così non potremo neanche disfarci neanche del quantitativo d’immondizia che giornalmente si deposita”.