Rifiuti, Palermo chiede aiuto: "Sembra di stare al fronte, è emergenza"

Rifiuti, Palermo chiede aiuto: “Sembra di stare al fronte, è emergenza”

Tante le segnalazioni a LiveSicilia.it. Le zone della città più critiche.
CASSONETTI PIENI
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PALERMOScrivono a LiveSicilia.it, i palermitani, nauseati dalla sovrabbondanza di ‘munnizza’. Scrivono, dopo che abbiamo affrontato i problemi della Rap, fotografando una situazione critica in mezzi e risorse. E raccontano lo stato d’animo depresso di una città che chiede aiuto.

Cassonetti pieni alla Zisa

“La presente per segnalare come, ormai da una settimana, non viene effettuato lo svuotamento dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti con conseguente abbandono dei sacchetti in prossimità degli stessi e rischio sanitario e non solo per i passanti”, così scrive, dalla Zisa, l’ingegnere Calogero Picone, dell’associazione ‘Compa’, inviando il suo messaggio in bottiglia a una serie di istituzioni e Live.

Via Napoli… il fronte

Si fa sentire Giovanni Moncada, il presidente dell”Associazione Comitati Civici Palermo’, riportando un grido di dolore: “Un residente di via Napoli scrive: ‘Aggiornamento dal fronte, perché sembra di stare in guerra. Dopo tante segnalazioni nulla è cambiato. I rifiuti per strada aumentano, c’è Il solito conferimento selvaggio e si sono pure aggiunti degli ingombranti da giorni li accanto ai cassonetti, tutto scaricato alla luce del sole, perché qui, nessuno si spaventa, vige una sola regola, che non ci sono regole'”.

Via Colonna Rotta, la fila dei sacchetti

Scrivono da via Colonna Rotta, allegando una fila impressionante di sacchetti in fotografia (foto di copertina). Intanto, si raddoppiano le segnalazioni social. Lucina Marchese pubblica scatti eloquenti su Facebook (foto che segue). “L’immagine più affollata di rifiuti – spiega – è stata scattata dietro Palazzo Reale. C’erano tanti turisti ed eravamo molto imbarazzati”.

La protesta di studenti e professori

“Non è tollerabile che i cassonetti dell’indifferenziata utilizzati dalle attività di ristorazione vengono nascosti ai turisti di corso Vittorio Emanuele e posizionati davanti alla scuola Filippo Parlatore di piazzetta Montevergini. Rappresenta una grave emergenza sanitaria anche perché in questi giorni la raccolta non è stata puntuale e spesso avviene contemporaneamente all’ingresso degli alunni a scuola”. Questa è la protesta degli studenti e degli insegnanti dell’istituto tecnico statale Filippo Parlatore che hanno chiesto alla Rap di rimuovere i cassonetti che si trovano nei pressi dell’ingresso della scuola. “La scuola è iniziata da qualche giorno – aggiungono gli insegnanti – e anche quest’anno abbiamo trovato i cassonetti posti davanti all’ingresso. Chiediamo alla Rap di rimuoverli per scongiurare un serio problema igienico sanitario”.

Il materasso e la scuola

E la professoressa Daniela Crimi torna a segnalare un vecchio ‘amico’ del linguistico ‘Cassarà’ di cui è preside: il solto materasso, periodicamente abbandonato, davanti alla scuola. “La mia è una battaglia che combatto da dieci anni e non sono riuscita ad avere un marciapiede pulito sotto le finestre dei ragazzi – dice la preside -. In questi giorni, aspetto a scuola il sindaco di Cinisello Balsamo e due assessori e un po’ mi vergogno”.

“I cassonetti vengono svuotati, ma rimangono al margine tantissimi altri rifiuti ingombranti, mollati dalle macchine al volo – racconta la professoressa Antonella Di Bartolo, preside dell’istituto comprensivo ‘Pertini’, allo Sperone -. I nostri bambini sanno tutto della raccolta differenziata, ma nel quartiere non c’è”. Segue rigogliosa discarica, fedelmente immortalata.


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