Siete l'unico giornale che segue questa vicenda puntiualmente, senza fare sconti, mostrando quel coraggio e impegno di cui i siciliani hanno bisogno per sperare di riportare la poltica ai valori dell'onestà, competenza e impegno, senza i quali questa terrà continuerà nel suo sottosviluppo morale, cultururale e sociale, per cui i giovani migliori continueranno a scappare e chi resta si lamenta, si rassegna, si adegua.


Sono verità narrate da un solo punto di vista:locali e localini, avventori rumorosi, bande e concertin ogni sera, impianti rumorosi come se fossero di opifici e cattivi odori senza nessun controllo e limite.
Chiedete a chi vi abita, ai residenti che vorrebbero tutelati i propri diritti ad un pochino di tranquillità cosa ne pensano…
L’iniziativa ha i suoi meriti, ma è vero che i vigili urbani non si vedono quando, dopo la mezzanotte, imperversa il concertino a volumi insostenibili e abbiamo più volte sollecitato l’Asp di Palermo (ben due raccomandate all’ufficio prevenzione: “siete a turno”… Da 12 mesi??? ) a intervenire per verificare le emissioni sonore e olfattive dello stesso locale che la sera sparge i tavolini ben oltre le vetrine del proprio locale.
Nessun segnale da queste istituzioni che sostanzialmente consente alla maleducazione e arroganza di pochi di rovinare, in controcanto, l’iniziativa civica di altri palermitani.
Quando il Sindaco dice che la colpa è di di alcuni palermitani non ha torto. Solo che dimentica di aggiungere di chi potrebbe essere il merito nello stimolare una risposta istituzionale congiunta.
Le piccole cose di pessimo gusto…
E’ difficile non essere d’accordo con le lagnanze dei residenti, non solo di questa piazzetta.
Purtroppo, però, l’alternativa sarebbe lo squallore assoluto…. ricordate com’era negli ’80… col coprifuoco già alla chiusura dei negozi.
Allora varrebbe solo il buon senso e far sì che la presenza di gente nella piazzetta diventi un gradevole brusio che nelle notti estive faccia compagnia a chi è solo e che il concertino notturno sia di concilio con Morfeo per chi ne agogni l’incontro… Tutto questo, credo, che si chiami civiltà, dove la libertà dell’uno trova limite nella libertà dell’altro.
Chissà se Palermo conoscerà mai questo stile di vita, invece di esasperare tutto, anche il divertimento.