Un altro deputato regionale finisce sotto processo. Franco Mineo, deputato di Forza del Sud, è stato rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Marina Petruzzella. Salirà sul banco degli imputati il prossimo 17 ottobre davanti alla quinta sezione penale del Tribunale di Palermo. E’ accusato di intestazione fittizia di beni e peculato. Secondo gli inquirenti, Mineo sarebbe un prestanome di Angelo Galatolo, esponente dell’omonima famiglia mafiosa dell’Acquasanta. Sotto processo anche lo stesso Galatolo e Settimo Trapani, titolare della onlus Caput Mundi, che grazie all’interessamento di Mineo avrebbe ricevuto fondi pubblici che poi sarebbero stati in parte utilizzati per finanziare la campagna elettorale del deputato.
Ceste natalizie e riunioni fanno schizzare i costi della politica. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Piero Padova, nasce da una perquisizione fatta nello studio di un commercialista della famiglia Galatolo. Gli inquirenti trovarono il passaggio di proprietà di alcuni immobili. Sotto al nome dell’acquirente c’era scritto: “Compra Angelo G.”. Dalle visure catastali è emerso che i locali erano di proprietà di Mineo. Una circostanza che ha convinto gli agenti della Direzione investigativa antimafia che il parlamentare aveva comprato per conto di Galatolo. Dal 17 ottobre dunque al via il processo. I legali delle difese, gli avvocati Ninni Reina, Marcello Montalbano e Giuseppe Di Peri, annunciano battaglia.