Riscossione, altra fumata nera |Il Pd attacca la maggioranza - Live Sicilia

Riscossione, altra fumata nera |Il Pd attacca la maggioranza

Manca il numero legale in prima commissione all'Ars. Lupo: "Situazione grave".

PALERMO – Niente da fare, Riscossione Sicilia resta ancora acefala. Il via libera ai nuovi vertici della partecipata non è arrivato nemmeno oggi. “Questa mattina la riunione della commissione Affari istituzionali dell’Ars è saltata per mancanza del numero legale, quindi non è stato possibile esprimere il parere sulla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione di Riscossione Sicilia”. Lo annuncia Giuseppe Lupo, capogruppo del Partito democratico all’Ars e componente della commissione Affari istituzionali, che nel corso della seduta di oggi ha chiesto la verifica del numero legale.

“Per colpa della maggioranza – prosegue Lupo – Riscossione Sicilia resta nel caos, priva di organi direttivi. È una situazione seria a grave, rispetto alla quale il PD ha presentato una mozione che impegna il governo regionale a riferire in aula sull’attuale situazione e sulle prospettive del servizio di riscossione nella Regione siciliana”.

Non è il primo passaggio a vuoto. Già la settimana scorsa la prima commissione si era avviluppata in un paio di sedute senza dare il via libera. I nomi scelti per il Cda della società che si occupa della riscossione dei tributi sono quelli di Vito Branca, esperto tributarista, e i componenti Massimo Giaconia, commercialista e fiscalista internazionale, e Gaetana Palermo. Il primo consiglio di amministrazione nominato dal governo Musumeci, quello guidato dall’ex generale dalla Guardia di Finanza Domenico Achille, si dimise dopo pochi giorni, e da allora la società vive in assenza di governance.

“Forte preoccupazione” viene espressa dai sindacati. Le segreterie regionali di Fisac Cgil, Uil Credito e Unisin definiscono “gravissimo che il Governo Regionale non sia ancora in condizioni di esprimere una governance stabile di una delle più delicate e strategiche società partecipate”. I sindacati in una nota congiunta ricordano che Riscossione “non ha un vertice esecutivo da oltre un anno, e versa in una situazione finanziaria gravissima, risolvibile solo con la cessione di attività e personale ad Agenzia delle Entrate”.

Per i sindacati “il Governo è pertanto responsabile di ogni danno che dovesse derivare alla società ed ai dipendenti per questo enorme ed inspiegabile ritardo”. In assenza di risposte, i sindacati considerano “inevitabile avviare azioni di lotta di tutto il personale”.

Commentano anche i 5 Stelle. “Lo stallo sul rinnovo del cda di Riscossione Sicilia evidentemente sta benissimo al governo, non si spiegano altrimenti l’assenza odierna di gran parte della maggioranza e l’indisponente insistenza dell’esecutivo su alcuni nomi assolutamente inopportuni”. Lo affermano i componenti 5stelle della prima commissione di palazzo dei Normanni, dopo il nuovo nulla di fatto di stamattina.


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