Giammusso: "Nei prossimi anni realizzeremo un sogno..."

Numeri bulgari per Giammusso: “Realizzeremo un sogno…”

Appena riconfermato sindaco di Gravina, l'esponente di FdI spiega perché ha sfondato quota 70%
GRAVINA DI CATANIA
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CATANIA. “D’ora in poi dovremmo chiamarla Gravina di Bulgaria o Gravina di Corea? Del Nord, giusto? Ovviamente”. Suonavano più o meno così le battute mentre, a spoglio ancora in corsa, si rincorreva la notizia che Massimiliano Giammusso, sindaco della città pracalota, avesse superato quota 70%. Chiusi i verbali, il risultato si è assestato al 73,27%, pari a 9513 preferenze. Numeri over size. Un caso politico reso ancor più netto da un altro numero: all’opposizione ci sarà soltanto un concorrente, lo sfidante Rosario Condorelli.

Giammusso sindaco

Partiamo dall’inizio. Massimiliano Giammusso, esponente di FdI cresciuto nella cantera di Salvo Pogliese, è per la seconda volta sindaco, capo di una coalizione che va dal civico al bipartisan. Mesi fa, sul tavolo del centrodestra provinciale era esploso addirittura un caso, perché non erano presenti contrassegni di partito sui manifesti. Tant’è che, a poche ore dalla presentazione dei contrassegni, si era trovata una mediazione facendo sì che la lista principale si chiamasse “Fratelli di Gravina”. Una soluzione forse cacofonica. Col senno di poi, sono arrivati i numeri a spegnere ogni polemica. 

“Mi pare che sia andata abbastanza bene”, dice il sindaco rispondendo a LiveSicilia. Perché numeri tanto alti? “Probabilmente perché gli abitanti di Gravina sono entrati in sintonia con l’Amministrazione, apprezzando l’impegno profuso. In questi anni – spiega – non ho mai preso un giorno di pausa: il mio è stato un impegno quotidiano”.

Gravina tricolore 

Sulla scorta certamente del suo orientamento politico, Giammusso ha lanciato la narrazione di una Gravina tricolore. Un impatto cromatico dettato non soltanto dalle luci che illuminano la sera il palazzo comunale, ma anche per quei seggiolini collocati nell’anfiteatro comunale. Verdi, bianchi e rossi, appunto. “Abbiamo rispettato il programma, abbiamo realizzato quasi tutti i punti e, dove non siamo riusciti, siamo in fase avanzata”, spiega ancora. 

“Abbiamo realizzato cose tangibili: aree verdi, parchi giochi, nuove piazze e nuovi parcheggi, riportato la linea Amts, alzato le percentuali della raccolta differenziata e sterilizzato gli aumenti Tari”, ci dice Giammusso. “Da qui ai prossimi anni, saremo chiamati a realizzare opere per 20 milioni di euro, cantieri che cambieranno il volto della città e ci aiuteranno a realizzare il sogno di trasformare Gravina nella porta della Città Metropolitana”.

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