Lombardo: fine e inizio? - Live Sicilia

Lombardo: fine e inizio?

23:10 "La dissoluzione del centrodestra parte dalla Sicilia", commenta Giuseppe Lupo, segretario del Pd. Che sottolinea la rottura di Lombardo con gli alleati e le sue critiche alle politiche "antimeridionaliste" del governo Berlusconi. Lombardo annuncia che la nuova giunta nascerà in anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre. Giallo sull'esito del voto. Ci sarebbero i sì di deputati assenti. E i voti contrari sarebbero in realtà zero, ma sono stati conteggiati i voti dei richiedenti della mozione Udc ritirata, come contrari. Decisiva l'astensione dei deputati del Pd.  Da stasera la maggioranza all'Ars è defunta. Si apre una nuova pagina.
La diretta. Addio vecchia maggioranza
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23:10 “La dissoluzione del centrodestra parte dalla Sicilia”, commenta Giuseppe Lupo, segretario del Pd. Che sottolinea la rottura di Lombardo con gli alleati e le sue critiche alle politiche “antimeridionaliste” del governo Berlusconi. Lombardo annuncia che la nuova giunta nascerà in anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre. Giallo sull’esito del voto. Ci sarebbero i sì di deputati assenti. E i voti contrari sarebbero in realtà zero, ma sono stati conteggiati i voti dei richiedenti della mozione Udc ritirata, come contrari. Decisiva l’astensione dei deputati del Pd.  Da stasera la maggioranza all’Ars è defunta. Si apre una nuova pagina.

22,45 L’odg che chiede al governo di andare avanti con la sua azione è passato con 34 sì, 9 no e 9 astenuti. L’esito del voto secondo la presidenza preclude il voto sull’odg del Pd. Il capogruppo del Pd Cracolici ha contestato questa decisione di Cascio. L’Udc ha chiesto di ripetere il voto per presunte irregolarità (risulta il voto di una deputata assente). Cascio respinge la richiesta: un voto è ininfluente. Seduta rinviata al 16 dicembre.

22,35 Si vota l’odg di Mpa e Pdl Sicilia. Con 34 favorevoli e 9 contrari, passa.

22:33 Riprende la seduta. L’Udc a sorpresa ritira il suo odg.

21:55 “L’attuale percorso è tagliato, come un cordone ombelicale”. Lombardo è netto. Suona il de profundis per la vecchia maggioranza. Finisce il discorso. Ora si debbono votare gli ordini del giorno. Seduta sospesa.

21:35 Lombardo è furioso. “Il voto di bocciatura del Dpef è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’ultima di una serie di aggressioni”. Il governatore è durissimo contro gli ex alleati, coi quali non sembra ci sia alcuna possibilità di ricucitura: “La vostra scelta ha portato al massacro irreversibile della nostra esperienza” e ancora: “Contro di me una campagna di istigazione all’odio profondo”.

21:27 “La differenza rispetto al passato è che oggi il programma si attua”, tuona Lombardo alzando la voce dopo avere evocato “i consigli a non recarmi in alcuni comuni dove erano stati affissi manifesti contro di me. Queste iniziative – ha gridato – da chi sono venute?”.

21:25 Lombardo: “Potevamo comodamente governare per cinque anni ma la nostra coscienza ci ha imposto di cambiare a costo di incomprensioni per risolvere almeno qualche problema”.

21:20 Lombardo parla di problemi atavici della Sicilia e si interrompe quando qualcuno in Aula rumoreggia. Chiede se ha segnato l’Inter. E se la ride.

21:15 Parla Lombardo. “Io non ho sfidato quest’assemblea. L’Assemblea ha una legittimazione elettorale e ha un potere nei confronti del presidente”.

21:10 Francesco Musotto, capogruppo dell’Mpa parla della possibilità di “nuovi scenari e nuove collaborazioni” confidando nella “capacità di sintesi” di Lombardo.

21:00 “Te lo dico da amico: fermati Raffaele, fermati Raffaele, fermati Raffaele”. Rudy Maira termina il suo accorato intervento rivolgendosi al presidente della Regione. “L’Udc non parla col cappello in mano”, dice il capogruppo centrista. Che boccia ipotesi di governi “con chi ci sta” e chiede un passo indietro a Lombardo.

20:50 Santi Formica (Pdl): “Viviamo da un anno e mezzo in una situazione non chiara all´interno del governo e del parlamento. Se il presidente non è messo nelle condizioni di governare bene, il demerito sarà di Lombardo e forse qualcuno vuole proprio questo. Non mi è chiaro per esempio perché nonostante la decurtazione dei fondi Fas che abbiamo subìto e nonostante la delibera che sbloccava i Fas, quei fondi non sono ancora arrivati. La Sicilia non può aspettare e non può dipendere dagli umori d´aula”.

20:20 Lupo critica una serie di provvedimenti o intendimenti del governo e propone un credito di imposta per l’occupazione. Chiede anche maggiore attenzione per l’ambiente. “Vedremo se lei ha il coraggio di dichiarare chiusa questa fase politica. Serve adesso un cambio di passo per la Sicilia. Attendiamo di vedere qual è il livello di coerenza con le sue dichiarazioni rispetto alla dissolta maggioranza. Valuteremo con molta attenzione la sua volontà di realizzare un cambiamento vero in una nuova fase politica”. Il segretario ocnclude l’intervento tra gli applausi, i primi della serata.

20:10 Lupo chiede a Lombardo una presa di distanza dai provvedimenti del governo nazionale che penalizzano la Sicilia come la riforma della scuola. Cita anche la vendita dei beni confiscati.

20:05 Lupo: “Il Pd non ha fatto mancare il suo apporto a leggi importanti, con chiarezza e alla luce del sole. Voglio citare ad esempio la legge antimafia, il credito d’imposta e la legge sugli aiuti alle imprese”. A Lombardo: “Non si può dichiarare dissolta una maggioranza e tenere in carica la giunta che di quella maggioranza è figlia”. Lupo aggiunge: “Possiamo dare il nostro contributo ma non possiamo prestarci alla realizzazione di riforme che più che guardare avanti guardano indietro”.

20:00 Parla il segretario del Pd Giuseppe Lupo. “I siciliani non conoscono le ragioni che hanno portato parte della maggioranza a bocciare l’inaccettabile Dpef”. “Evidenti i segni del fallimento del centrodestra”.

19:45 Nino Dina dell’Udc: “Mercoledì scorso sono rimasto sorpreso dall´atteggiamento dell´onorevole Cracolici, che ho sempre visto come una persona trasparente. Il ritiro della mozione di sfiducia nei confronti dell´assessore Armao è da stigmatizzare, perché la mozione era l´occasione per parlamentarizzare la crisi”. Poi altre critiche a Lombardo.

19:25 Nicola D´Agostino (Mpa):  “Quello che è accaduto in questi mesi è semplicemente una lotta di potere tra un presidente avido di poltrone e la sua maggioranza. Non si capisce che sono i programmi che fanno la differenza, che qualificano l´azione di un governo. Il merito di quest´assemblea è stato quello di individuare le priorità di volta in volta, nonostante gli scontri il dialogo e l´apertura mentale hanno sempre prevalso. I primi mesi del governo sono stati mesi di fibrillazione, di depistaggi, di assenza. Bisogna decidere da che parte stare e decidere significa prendere la parte dei siciliani”. 

19:20 Anche l’Udc presenta il suo ordine del giorno che non approva  “la relazione e le comunicazione del Presidente della Regione sullo stato di salute della maggioranza e del governo”. I centristi si dicono insoddisfatti della permanenza in giunta dell’assessore Armao e della relazione di Lombardo. Come si era già profilato negli ultimi giorni non ci sono margini per una ricucitura con Lombardo. Quasi tutti i deputati regionali dell’Udc stanno prendendo la parola criticando Lombardo.

19:05 Fortunato Romano dell’Mpa se la prende col governo nazionale, accusato di ascarismo. E boccia anche la vendita dei beni confiscati. E’ il preludio a un voto favorevole all’odg del Pd che tocca proprio questi temi?

18:50 Salvo Pogliese, lealista Pdl e aspirante pontiere: “I giornali e le riviste patinate negli ultimi mesi hanno rappresentato l’unico terreno di dialogo o meglio di scontro tra i membri della maggioranza. Le contraddizioni sono esplose durante la votazione sul Dpef, sul quale hanno pesato come un macigno i rilievi della Corte dei conti. È solo grazie a quella bocciatura che, a otto mesi di distanza dall’ultimo incontro, c’è stato un confronto tra l’Mpa e il Pdl. Qualcuno sui media ha fatto dei paragoni col milazzismo, ma io credo che siamo in una situazione completamente diversa perché rispetto a 51 anni fa è cambiato qualcosa, come la legge elettorale: oggi i siciliani votano un governatore e una coalizione. Oggi più di ieri c’è la necessità di un governo forte e stabile. Come ha detto lo stesso Lombardo, immaginare elezioni anticipate rappresenta una sciagura e una iattura. Ecco perché chiedo al presidente di trovare un’intesa, lo si deve alla Sicilia e soprattutto ai siciliani” .

18:40 L’ordine del giorno di Mpa e miccicheiani suona come una sorta di forca caudina per il Pdl lealista. Difficile immaginare che un documento di questo tipo possa essere votato da alfaniani e schifaniani. Intanto il Pd presenta un suo odg. Chiede a Lombardo di azzerare la giunta, di dichiarare il fallimento del centrodestra, di rompere col passato e dare segnali di discontinuità. E ancora chiede a Lombardo di intervenire nei confronti del governo nazionale contro la vendita dei beni confiscati alla mafia. Sono queste le condizioni poste dai democratici a Lombardo.

18:30 Il gruppo dell’Mpa e quello del Pdl Sicilia presenteranno oggi un ordine del giorno che impegna il governo regionale “a proseguire senza indugio nell’azione intrapresa di modernizzazione e riforme della Regione, attraverso la puntuale realizzazione dei putni programmatici elencati dal Presidente, auspicando il consenso parlamentare più solido”. L’ordine del giorno stigmatizza il comportamento del Pdl accusato della “scelta unilaterale di votare contro il Dpef, malgrado i suoi rappresentanti nell’esecutivo avessero precedentemente approvato il provvedimento in sede di giunta”.

18:25 Interviene Giovanni Ardizzone che attacca Lombardo. Il presidente dice che vuole ridurre le partecipate e questa è l´ammissione di un insuccesso, perché è un proposito che ha dichiarato fin dall´inizio. Abbiamo avuto il commissariamento di enti inutili, dobbiamo fare delle leggi che possano modificare l´azione amministrativa. Lombardo dice che bisogna contenere i costi della politica, allora inizi con gli assessori esterni che hanno la stessa indennità dei parlamentari. Quando avrà fatto queste cose potrà tornare in aula a chiedere il consenso di tutti i parlamentari”.

18:15 Prende la parola Pippo Gianni dell’Udc e cita Mao Tze Tung: “Che confusione, compagni, abbiamo vinto”. Dice a Lombardo: “Presidente, lei ha perso la rotta”. “La fragilità di questo parlamento e del governo ci stanno portando a un punto irreversibile, tanto che non riusciamo più a dialogare col governo nazionale. Siamo qui a votare il programma, un programma che Lombardo continua a variare, a seconda delle geometrie variabili e dalla giornata. In giunta abbiamo dato il massimo della lealtà e delle risposte e i siciliani si ricorderanno ogni giorno di tutte le cose che non ha fatto e che non sta facendo. La sfido a fare il governo che lo ha eletto o a dimettersi e andare alle urne”.

18:05 Inizia il dibattito. Il primo a parlare è Marco Falcone del Pdl. Definisce “irrituale” l’ipotesi di inciuci tra Lombardo e il Pd. “La scelta più logica e coerente è quella di un governo di centrodestra”. Un governo che guardi alla maggioranza che ha vinto le elezioni, aggiunge in seguito. Altrimenti “saremo all’opposizione”.

18 “Se vi dico che non ho idea di come finiranno le cose mi credete? So che ci sono in corso accordi, pour parler, pentimenti… Io sono sereno”. lo ha detto un sorridente Raffaele Lombardo ai giornalisti al suo arrivo all’Ars. Alla domanda dei giornalisti su chi sarebbero i protagonisti dei pentimenti, Lombardo ha risposto: “Si pente sempre chi ha sbagliato”.

17:50 Esauriti i convenevoli si dovrebbe passare al dibattito d’Aula sulle dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione. Di cui però non si hanno notizie. Cascio dispone un breve rinvio.

17:30 Si apre la seduta dell’Ars. Presiede Francesco Cascio.

Oggi, all’Ars, dalle 17 circa, l’ennesima prova di fuoco del governatore Raffaele Lombardo che terrà il suo discorso programmatico all’Assemblea, correlato da un drammatico “chi c’è c’è”.  Livesicilia seguirà la diretta. Miccichè apre alla cooperazione col Pd. Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, stoppa: “Pronti alle riforme ma dall’opposizione”. Intanto, Castiglione del Pdl  parla di telefonate cordiali col presidente e di “un governo forte per il futuro della Sicilia”. Come finirà? (con la collaborazione di ERMES DOVICO)


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