Come anticipato da LiveSicilia.it, la poltrona dell’assessora regionale alla Salute, Giovanna Volo, è in bilico. Vari sono gli elementi che possono portare a considerare l’incarico, almeno, un po’ più traballante di ieri.
Una riflessione circola ai piani alti e non da ora. Di fatto, il presidente della Regione, Renato Schifani, col suo interventismo nei dossier più scottanti della Sanità siciliana, è diventato il vero referente di quel mondo desideroso di risposte. Al tempo stesso, il profilo dell’assessore ‘tecnico’ è rimasto defilato. Una palese differenza che potrebbe consigliare una ‘scossa’.
Ma non si tratterebbe né di un fatto traumatico, né immediato. Ci sono da rispettare la cautela, le forme e gli equilibri di giunta. Tuttavia, è verosimile pensare che il discorso, prima o poi, verrà affrontato, sia pure con il riguardo necessario per una figura che gode di stima, nei dintorni di Palazzo d’Orleans.
Opposizioni all’attacco
Intanto, però, le opposizioni sono già all’attacco, nel tentativo di bruciare i tempi. Ieri sono intervenuti Ismaele La Vardera e Davide Faraone. “E’ arrivato – ha detto La Vardera – il momento che (Schifani, ndr) sollevi dal suo incarico l’assessore Giovanna Volo, che in due anni si è dimostrata totalmente incapace di esprimere un incarico politico delicato come questo”.
“Ho già detto – ecco le parole del renziano Faraone – che in Sicilia non serve un ‘cartonato’ come Giovanna Volo, ma un vero assessore alla Sanità, stile Guido Bertolaso in Lombardia: e lo ribadisco. Siamo in emergenza, la sanità è al collasso, bisogna evitare i pannicelli caldi”.
La nota di Barbagallo (Pd)
Oggi, si è levata la voce del segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. “Negli ultimi anni abbiamo assistito, e denunciato, un continuo spostamento di risorse dalla sanità pubblica a quella privata con trasferimenti di denaro che non hanno sortito gli effetti sperati soprattutto per eliminare le liste d’attesa né sui servizi all’utenza”, ha detto.
“Al contrario, nei pronto soccorso e nelle strutture sanitarie si va avanti soltanto per diligenza e la grande abnegazione dei medici e del personale sanitario. Ma è di tutta evidenza che il sistema sanitario pubblico è stato abbandonato a se stesso da parte di chi ha il compito e il dovere di pianificare, programmare e gestire la macchina sanità nel suo complesso”.
“E’ giunto il momento che Schifani – ecco l’affondo – dia un segnale chiaro e univoco: si assuma la responsabilità di quello che sta succedendo e come primo inequivocabile atto, revochi l’incarico all’assessore alla Salute Giovanna Volo e al dirigente del dipartimento per la pianificazione strategica, Salvatore Iacolino”.
Cosa può succedere
Tirando le somme: è possibile che la levata di scudi delle opposizioni abbia l’effetto paradossale di ‘rafforzare’, almeno per il momento, la poltrona traballante in assessorato. Ma quella riflessione è comunque all’ordine del giorno.