Rom, 'pace' tra Comune e Ciaculli | "Disposti ad accoglierli, ma..." - Live Sicilia

Rom, ‘pace’ tra Comune e Ciaculli | “Disposti ad accoglierli, ma…”

Un incontro tra i residenti e l'assessore Mattina. Così la situazione si è sbloccata.

Palermo
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PALERMO – “Pace” tra il Comune di Palermo, i residenti di Ciaculli e la famiglia rom in emergenza abitativa a cui il Comune ha assegnato una casa della zona, confiscata alla mafia ma da anni disabitata e in condizioni di degrado. Riuniti allo stesso tavolo nei locali dell’Ufficio anagrafe e stato civile, l’assessore alla Cittadinanza sociale Giuseppe Mattina, il consigliere comunale Tony Sala e una delegazione di residenti e proprietari di terreni e immobili tra Ciaculli e Villabate. Dopo le polemiche e l’agitazione, ora emerge un solo concetto, ribadito più volte: l’etnia e l’estrazione sociale dei “nuovi arrivati” non hanno alcuna rilevanza, ciò che conta è l’immediata riqualificazione di un’intera area allo sbando da decenni.

Lo sostengono compatti i rappresentanti dei cittadini Massimiliano Serradifalco, Benedetto Mandalà e Salvatore Cerrito, che è promotore della neonata associazione di residenti “Giardini della Fawara”. La delegazione dei residenti fa presente che il Comune di Palermo ha accolto “alcune” delle richieste avanzate. “Siamo disposti ad accogliere chiunque – dice Cerrito – e tutto questo non ha niente a che vedere col fatto che si tratti di rom, o di palermitani o di chiunque altro; peraltro, con l’assessore condividiamo l’idea che allo stato attuale questa famiglia sarebbe totalmente fuori da ogni idea di integrazione e decenza di vita, date le condizioni totalmente inadatte dell’edificio in cui si trova”.

Accoglienza, dunque, “ma dev’essere fatto di comune accordo con i residenti – continua Cerrito – e a patto che si dia la stessa attenzione a chi in questo quartiere c’è da sempre. Nella zona manca tutto, dalla raccolta dei rifiuti, all’energia, al metano. Non abbiamo idea del nostro futuro. Oggi abbiamo avviato un tavolo di confronto e speriamo porti a qualcosa di concreto”.

A ribadire la posizione dell’amministrazione, già emersa in questi giorni, è l’assessore Giuseppe Mattina: “Tutte le assegnazioni di emergenza abitativa sono temporanee di norma, e gli obbiettivi sono sempre l’integrazione e l’accoglienza, motivo più importante dell’incontro di oggi; sui tempi necessari affinché ciò avvenga, ci sono regolamenti comunali chiarissimi”, spiega Mattina. Chiaro, in termini di tempi, è anche l’esito dell’incontro odierno: entro sei mesi la famiglia rom riceverà accoglienza definitiva, individuata nella struttura più adatta alla sua integrazione nel tessuto palermitano.

Arrivata a Ciaculli, la numerosa famiglia rom composta da 14 persone tra cui una persona disabile e diversi bambini avrebbe trovato l’edificio in condizioni disastrose, invaso dai rifiuti e privo di impianti di ogni sorta, scollegati e trafugati nel tempo per rivendere materiali come il rame dei fili elettrici. A scatenare l’ira dei residenti sarebbe stato il primissimo gesto dei “nuovi arrivati”: un incendio esterno appiccato ai rifiuti che occupavano la casa; avvisati dell’errore, i rom avrebbero chiesto scusa.

“Accendere un fuoco e bruciare la plastica non è stato esattamente un bel biglietto da visita, ma quella è stata l’unica avvisaglia di scontro – dice il consigliere comunale Tony Sala –. Il dialogo sviluppato con i residenti e la ‘Fawara’ è improntato su condivisione e ragionevolezza per trovare una soluzione di integrazione con i rom, che di fatto sono pure stati sradicati dalla loro casa (l’ormai ex campo nomadi di Viale del Fante, ndr). Durante l’incontro – prosegue Sala – sono emerse varie criticità: su tutte l’incertezza del futuro di Ciaculli, che di fatto è l’ultimo lembo della Conca d’oro, e in bilico in base al Piano regolatore”.

Così, sul fronte della riqualificazione nasce una vera e propria tabella di marcia, un piano d’azione stilato e sottoscritto dai presenti all’incontro. Il programma prevede un primo incontro il 15 aprile prossimo, con l’assessore all’Urbanistica Giusto Catania, per esporre i progetti di sviluppo del territorio di Ciaculli; poi un secondo appuntamento, il 16 aprile, con l’assessorato al Decoro urbano in delega al vicesindaco Fabio Giambrone, per avviare un “percorso in tempi celeri di infrastrutturazione e miglioramento dei servizi del territorio (illuminazione, raccolta dei rifiuti, gas)”. Quanto alla struttura che attualmente ospita la famiglia, si punta a un “progetto di bene comune con patto di collaborazione – si legge nel verbale – con una costituenda associazione che rappresenti i cittadini nel territorio”.


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Commenti

    Aprite Palazzo delle Aquile, aprite i vostri conti correnti,fate intervenire tutti gli uomini caritatevoli che allargavano le braccia ed accoglievano il mondo. Oh datevi da fare adesso dovete aiutare i palermitani.

    Gentile assessore, prendi tutti i soldi che si trovano sui conti del comune di Palermo e compra subito il mangiare per la povera gente.
    Anche con il rischio di scontentare qualche big del sociale che dovrebbe gestire questi soldi. Mi riferisco a:
    Alla città di Palermo sono stati destinate le seguente risorse economiche per beni e servizi a favore delle persone disagiate (elenco non completo ma solo a titolo esemplificativo):
    Pon Metro Palermo asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale – di cui elenco solo alcuni dei servizi previsti:
    https://www.ponmetropalermo.it/asse-3-servizi-per-l-inclusione-sociale
    PA3.1.1.a – Agenzia Sociale per la Casa – Snodo per l’inclusione sociale € 3.074.435,00
    PA3.1.1.c – Agenzia Sociale per la Casa – Protezione sociale, accompagnamento all’autonomia abitativa – € 5.398.615,32
    PA3.1.1.g* – Agenzia Sociale per la Casa – Accompagnamento all’autonomia abitativa – € 1.098.118,43
    PA3.2.2.a – Poli diurni e notturni per l’accoglienza di soggetti fragili in povertà socio-sanitaria – € 2.659.476,56
    PA3.2.2.b* – Dormitori-Mense-Unità di strada – € 645.341,11
    PA3.4.1.a – Servizi sociali innovativi di sostegno a nuclei familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazioni – € 2.083.333,38
    Voglio specificare che il progetto PON METRO finanziato dal Ministero del Lavoro, per la maggior parte dei servizi sopra elencati ha avuto come inizio l’anno 2018 ed è prevista la chiusura nel 2023.
    Quindi siamo nel bel mezzo della sua realizzazione.
    Siamo sui 20.000.000 euro.
    Velocemente mandiamo la richiesta di rimodulazione progetto al ministero e iniziamo a fare mangiare la gente.

    Siamo 3 persone a casa non lavoriamo nessuno per il problema di questo coronavirus….chiediamo possibilmente un aiuto per la spesa e per mangiare non sappiamo veramente dove sbattere la testa….ringrazio anticipatamente

    Giustissimo aiutare i deboli. ONG, papa, cardinali e vescovi, con tutti i miliardi della chiesa che hanno e che ricevono per fare del bene, dove sono nascosti? E certe imprese, buone a prendere prendere prendere, dove sono?

    Il sindaco,cominci a dare il suo contributo…..sospenda tutti i pagamenti dei tributi….ma non a un mese…li deve annullare!!!!

    la chiesa con l’8xmille. i miliardo di euro l’anno, se servono per pagare gli stipendi del vaticano tanto vale darli allo stato

    Una sola domanda. Cosa siete in grado di fare ? Ogni giorno viene a galla un problema a cui non riuscite a fare fronte.

    Ma il.popolo arcobaleno, le sardine, i centri sociali, le associazioni pro LEGALITÀ che tanto ricevono nei processi schierandosi parte civile,ma dove sono? I politici in particolare i super moralisti della sinistra accogliente e legale, donano qualcosa ai poveri ? Oppure non essendo di colore possiamo fare finta di non vederli?

    Purtroppo questa emergenza ha fatto venire fuori ciò che un pò già si sapeva e cioè l’enorme quantità di lavoro sommerso e precario, che c’era in questa città: adesso che tutte queste attività sommerse, a cui si aggiungono pure quelle alla luce del sole, sono bloccate, i nodi stanno venendo al pettine. Che la gente non arrivava a fine mese e che la povertà era in aumento, erano cose notorie:eppure la politica ha continuato ad ignorarle, favorendo per anni solo la crescita di lavoro precario e permettendo che le aziende delocalizzassero e chiudessero oppure ricattassero per rimanere ma facendo si che il personale venisse sfruttato e pagato con stipendi da fame!!!!

    Da chi vuole essere aiutato? Chiedono alte tasse tutto l’anno, adesso chiedono aiuto?

    Ricordo un film , tratto da un bel libro, “nei panni di Pietro ” , è la storia di un papa , che
    decide di dare parte delle ricchezze del Vaticano , con un bel finale . L’idea sarebbe
    di quelle che rimangono indelebili nella storia .

    Sindaco, assessori, consiglieri e componenti di circoscrizioni rinuncino agli emolumenti e li diano per fare mangiare i poveri.

    Non ci sono solo i focolai da virus , ci sono anche quelli da fame , bisogna combatterli
    tutti e due , tutti e due hanno la stessa virulenza , e si trasmettono facilmente da
    uomo a uomo , i farmaci combattono i virus , il pane combatte la fame . Dare pane ,
    pasta e latte , dovrebbe essere il pensiero primario dei nostri governanti . Non fate
    arrivare in ritardo , questi beni primari , come per i presidi di difesa dal corona virus.

    Eh! no|.Non ci sto!. In tutti questi anni questi “signori” hanno scialacquato e sperperato miliardi a favore di una immigrazione selvaggia e clandestina. Sistemato immigrati in hotel a tre e quattro stelle con pagheta settimanale . Non hano minimamente pensato ai propri concittadini potenziando il loro benessere e in primo luogo la SANITA’. ADESSO CHIEDONO SOLDI!. Non vado oltre per paura di essere censurato.

    Assessore cominci a devolvere la sua ultima indennità e convinca i suoi colleghi componenti il consiglio la giunta comunale e il sindaco in testa a fare lo stesso
    Ecco cosa dovete fare
    ma ho grossi dubbi che lo facciate

    Un commento che pare un po’ una piccineria… Non le pare – gentile Giuseppe?

    Perfetto… Saranno 100 milioni di euro che saltano e che poi tanto facciamo pagare ai quattro sfigati che ancora lavorano e pagano le tasse – giusto salvo? Ho capito bene?

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