Romano contro Gibiino e D'Alì |"Dovrebbero dimettersi" - Live Sicilia

Romano contro Gibiino e D’Alì |”Dovrebbero dimettersi”

"Nel partito che non c'è, si cacciano i pochi volenterosi rimasti, solo al fine di nascondere la incapacità di guida politica", attacca il parlamentare di Forza Italia. La replica di D'Alì: "Romano appartiene ad un altro partito"

Forza Italia
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PALERMO – “Leggo che il senatore D’Ali’, di concerto con il senatore Gibiino, coordinatore regionale siciliano di Forza Italia, ha azzerato gli organi di partito in provincia di Trapani, dopo i risultati delle amministrative a Marsala, e che lo stesso coordinatore regionale ha dato incarico al “senatore trapanese”, di rifarsi le nomine praticamente a sua immagine e somiglianza”. Lo dice il parlamentare di Forza Italia, Saverio Romano. “Capisco l’affinità della coppia Gibiino-D’Ali’, la lista di Forza Italia, oltre a Marsala, non è stata presentata nemmeno, nelle ultime amministrative, nei comuni di Gela, Agrigento, Enna e potrei continuare praticamente per tutti i comuni siciliani interessati al voto – aggiunge – pertanto Gibiino e D’Ali’, anziché scaricare sulla superstite classe dirigente di Trapani le loro responsabilità, avrebbero fatto bene a dimettersi per consentire a Forza Italia di lavorare per la ricostruzione di quel centro destra che serve a mandare a casa il peggiore governo regionale di tutti i tempi”. “A Marsala realtà di rilievo provinciale e ragionale, il centro destra non ha presentato un proprio progetto politico in antitesi allo scellerato governo Crocetta e a quello nazionale di centro sinistra – aggiunge – Forza Italia non ha presentato nemmeno il proprio simbolo come del resto in altre realtà siciliane chiamate al voto. Buona e sana politica vorrebbe che dopo ogni competizione elettorale, sopratutto dopo una batosta, il partito si riunisca per analizzare le risultante del dopo voto, per discutere, per trovare opportune soluzioni. Invece, nel partito che non c’è, si cacciano i pochi volenterosi rimasti, solo al fine di nascondere la incapacità di guida politica e di rappresentanza di un territorio importante come quello trapanese e siciliano”.

La replica di D’Alì

“Non comprendo perché l’onorevole Romano si occupi di Forza Italia, partito al quale ha dimostrato non appartenere proprio in occasione delle elezioni amministrative, nelle quali si è distinto per iniziative autonome e non concordate, neppure a livello di coalizione, del suo partito ‘Cantiere Popolare’. Spero che nessuno voglia far intendere all’on. Romano ed ai suoi seguaci che Forza Italia sia l’orto delle opportunità dove entrare e raccogliere al momento che più appare convenire, salvo farsi poi proprie sortite autonome e contrastanti, sia a livello locale, che regionale che nazionale (ora comprendiamo perché senza alcuna coerenza e sostanza politica voglia mantenere in vita all’Assemblea della regione Sicilia un gruppo parlamentare diverso da quello di Forza Italia)”, lo dichiara il sen. Antonio D’Alì, commissario di Forza Italia per la provincia di Trapani.

“Proprio a Marsala, dove Forza Italia, come in altre realtà che lo stesso cita, ha deliberato con assenso e delega della segreteria nazionale di identificarsi inequivocabilmente con una lista civica, nel caso ‘Forza Marsala’, Romano avrebbe dovuto quantomeno rispondere alle numerose chiamate del partito, invece di presentare una propria lista, ‘Cantiere Popolare’, il cui risultato è stato fallimentare – prosegue D’Alì –. Una cocente delusione che ha probabilmente spinto l’On. Romano all’odierna sortita, come sempre a mezzo stampa. I fatti evidenziano la necessità di voltare pagina, e rendono indispensabile quanto il coordinatore regionale e quello provinciale si apprestano a definire in ordine alla rappresentanza del partito in provincia. Il risultato di Forza Italia alle amministrative siciliane è tutt’altro che trascurabile. Abbiamo portato la sinistra ai ballottaggi, facendo capitolare il Pd su numerosi fronti, conquistando la città di Enna ed altre importanti città ed ora, con grande determinazione, sapremo premiare lealtà e impegno nel rispetto delle regole e della democrazia”.


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