Rosolino Celesia, il calcio tra Palermo e Marsala: chi era il ragazzo ucciso

Rosolino Celesia, il calcio tra Palermo e Marsala: chi era il ragazzo ucciso

Il profilo del 22enne ucciso in via Calvi (Nella foto la firma al Marsala col presidente Cottone)

PALERMO- “Sei stato un grande amico, ti vorrò sempre bene, fai buon viaggio amico mio e dai tanta forza al tuo papà e alla tua famiglia condoglianze alla famiglia Celesia”. E’ uno dei tanti messaggi di cordoglio sui social per i familiari di Rosolino Celesia. Il ragazzo è morto in ospedale, stanotte, dopo essere stato ferito a colpi di pistola in via Pasquale Calvi, secondo la prima ricostruzione.

L’amore per il calcio tra Palermo e Marsala

Era residente nel rione Cep, a Palermo, ed era un calciatore, Rosolino. Uno di quegli ‘eroi domenicali’ che affollano i campetti di calcio non vicinissimi ai riflettori di primo piano. Aveva giocato tra Palermo e Marsala, lì dove lo aveva portato la sua passione per il pallone, stroncata dalla violenza di cui è rimasto vittima.

“Spero di fare qualche gol”

Di lui ci sono tracce anche nell’archivio di LiveSicilia.it.  “Altro rinforzo per la Parmonval di mister Rinaudo che si prepara ad affrontare il campionato di Eccellenza. La società palermitana si è aggiudicata le prestazioni dell’attaccante classe 2001 Rosolino Celesia. Rosolino Celesia, ragazzo del 2001, attaccante centrale che, nonostante la giovane età può vantare una (mini) carriera calcistica di tutto rispetto. La nuova punta della Parmonval proviene dalla serie D (stagione 2019/20) iniziata con il Troina e alla riapertura delle liste si trasferisce a Marsala sempre in D; cresciuto tra le giovanili dell’Arezzo, torna in Sicilia e gioca nella squadra “Berretti ” del Trapani (2018-19). Auguriamo a Rosolino una nuova stagione sportiva foriera di soddisfazioni e gli facciamo un grande “in bocca alla balena“ per tutto; benvenuto in casa Parmonval”. Questa era la nota di presentazione. Sui social c’è un video dei tempi di Marsala. Celesia al microfono: “Spero di fare benissimo e di fare dei gol”. ‘Lino’ Celesia, così lo chiamavano, aveva pure giocato per nove minuti al ‘Barbera’, il 5 gennaio del 2020, in occasione di Palermo-Marsala e delle vittoria dei rosanero per tre a uno.

“Un ragazzo introverso”

“L’ho allenato per qualche mese alla Parmonvalracconta Aldo Bellingardo -. Tecnicamente era forte, un attaccante imponente e infatti veniva dalle giovanili del Torino, perché era una promessa del calcio. Umanamente ricordo un ragazzo introverso, timido, che non si apriva. Al massimo concedeva un mezzo sorriso. Sono sconvolto, la mia vita è con i giovani e queste notizie non possono che rattristare moltissimo”.

Tamajo: “Sono sconvolto”

“Sono distrutto – commenta l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo che conosce benissimo la Parmonval e Mondello – e, da genitore, sono preoccupato. Abbiamo paura, ormai, quando i figli escono da casa. Lino era una promessa del calcio. Siamo profondamente rattristati”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI