Bello e spietato. Aggettivi perfetti e idonei per il Palermo di ieri, il Palermo che ha schiantato il Lecce in cinque minuti. Delio Rossi ne è consapevole: “Siamo una squadra di talento, anche se questa caratteristica è la nostra forza ed anche il nostro limite – ha sottolineato il cinquantenne riminese -. Molte volte il talento infatti è anche mancanza di raziocinio, come è per noi, che siamo una squadra molto giovane. Il futuro è nostro. Speriamo di razionalizzare in tempi brevi questo talento e che un domani possano anche squadre come Palermo e Udinese recitare un ruolo importante in questo campionato e nei prossimi tornei, pur essendo difficilissimo visto che poi il talento quando cresce, arrivano le grandi e te lo portano via”.
Rossi, ospite a Coverciano della manifestazione “La panchina d’oro”, ha parlato anche del campionato: “Quest’anno è un campionato equilibrato verso l’alto, con le squadre medie che hanno più senso del gioco e qualità nei suoi interpreti. Questo per merito dei giocatori ma anche degli allenatori – ha esordito nella sua analisi il tecnico rosanero -. Poi c’è un campionato delle grandi che si sono equilibrate da questo punto di vista. Un campionato che può perdere solo l’Inter, più che il Milan, perche’ i nerazzurri hanno la rosa più forte in assoluto. La Roma ha struttura, abitudine e cultura per lottare fino alla fine per lo scudetto, arrivando per due anni fino all’ultima giornata per vincere il campionato. Quest’anno non ha una squadra inferiore rispetto agli altri anni, anche se le altre si sono rinforzate maggiormente rispetto alla Roma. Per valutare invece se il Napoli potrà lottare fino alla fine per lo scudetto, bisognerà capire se saprà concentrarci su una sola competizione da qui a fine stagione perché lottare su più fronti non è facile, specie se non hai in rosa i ricambi delle grandi squadre”. Domani intanto il Palermo riprenderà ad allenarsi in vista della partita di domenica al Barbera contro la Fiorentina. Alle 14 invece parlerà in conferenza stampa Fabrizio Miccoli.