Ruba l'auto dell'ex moglie |e si porta un complice - Live Sicilia

Ruba l’auto dell’ex moglie |e si porta un complice

Sono stati arrestati dalle Volanti.

POLIZIA
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CATANIA – Nella mattinata di ieri, agenti delle Volanti, nel corso del controllo del territorio hanno arrestato per il reato di furto aggravato in concorso Salvatore Placido Gennaro (cl.1966) e Salvatore D’Ignori Parenti (cl.1973): quest’ultimo, essendo sottoposto agli arresti domiciliari, deve rispondere anche di evasione. Intorno alle 07:30, gli agenti, nel transitare dal Viale Mario Rapisardi, hanno notato un’autovettura di colore grigio, con due individui vestiti di scuro a bordo e il cofano pieno di scatoloni di cartone, che si allontanava a forte velocità in direzione piazza Santa Maria di Gesù, con il cofano posteriore aperto.

Immediatamente gli agenti, intuendo che era stato commesso un furto, si sono posti all’inseguimento dei due soggetti, eseguendo una fulminea inversione di marcia. I due individui alla vista della Volante della Polizia inizialmente hanno accelerato l’andatura, ma dopo qualche centinaio di metri hanno arrestato il veicolo: il passeggero è sceso e si è dato alla fuga a piedi per il Viale Mario Rapisardi, mentre l’altro componente ha proseguito la marcia in auto in direzione sud.

Uno dei due poliziotti, quindi, ha inseguito l’uomo appiedato, raggiungendolo e bloccandolo dopo diversi metri, mentre l’altro operatore ha continuato l’inseguimento con auto di servizio, riuscendo a bloccare il secondo soggetto in piazza Santa Maria di Gesù. Una volta presi i malfattori, gli agenti hanno perquisito il mezzo sul quale hanno rinvenuto sette colli di prodotti alimentari, sottratti da un camion parcheggiato poco lontano, un mazzuolo di ferro e una chiave smonta-gomme in acciaio, utilizzata per forzare la maniglia del camion.

Infine, dagli accertamenti eseguiti è risultato che l’autovettura sulla quale i due avevano caricato la merce trafugata era stata rubata da Salvatore Gennaro alla sua ex moglie. In Questura, dopo la stesura degli atti di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli arrestati sono stati rinchiusi nelle Camere di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo.


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