CATANIA – Oggi si parte ufficialmente con i saldi estivi che avranno durata sino al 15 settembre. Evento sempre atteso con ansia dai commercianti ma anche dai consumatori con la speranza di fare l’affare. Maggiormente sensibili al fenomeno dei saldi i comparti dell’abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa ed articoli sportivi. “Le proposte dei negozi – dichiara Francesco Sorbello vice direttore Confcommercio Catania – saranno particolarmente interessanti sia per la varietà e molteplicità di scelta che per gli sconti che prevediamo mediamente superiori al 40%”.
I saldi, in effetti, dimostrano di conservare un appeal sempre forte da parte dei consumatori, anche se le file davanti ai negozi restano un ricordo. Le attività commerciali, in ogni caso, si avvarranno di queste vendite per incontrare le diverse esigenze dei clienti. L’appuntamento nel capoluogo etneo coinvolge un migliaio di negozi di abbigliamento, calzature e accessori nel cuore commerciale e direzionale della città.
“Ci aspettiamo un dato leggermente positivo rispetto agli anni passati – afferma il presidente provinciale di Confcommercio Riccardo Galimberti – sicchè i commercianti catanesi sperano in una vera e propria boccata d’ossigeno tenuto conto che i mesi scorsi sono stati altalenanti. Abbiamo constatato che nei primi 10 giorni di ogni mese, da marzo a giugno, si è lavorato discretamente mentre nei successivi giorni il lavoro si è arrestato quasi bruscamente. Ciò certamente perché i consumatori nella prima parte del mese hanno più disponibilità economica mentre nella seconda è più duro tirare avanti. Insomma restano un ricordo i tempi in cui ad inizio dei saldi vi erano le file davanti ai negozi ed alcuni addirittura erano costretti a regolare l’ingresso dei clienti”.
Delle 135 mila famiglie catanesi l’Ascom Confcommercio prevede che 80 mila saranno colte da quella che eufemisticamente ancora chiamiamo “febbre da shopping”. Secondo le stime dell’associazione commercianti ogni nucleo familiare lascerà nelle casse dei commercianti della città circa 210 euro. Considerato anche l’affluenza della provincia a Catania potrebbero essere spesi intorno a 21 milioni di euro. Gli acquirenti saranno ben garantiti da regole comportamentali tenute dai commercianti su indicazione della stessa Ascom Confcommercio. Per i saldi deve essere indicato il prezzo iniziale, la percentuale di sconto ed il prezzo finale scontato e al cliente è consentito l’utilizzo di carta di credito.
Intanto l’Assemblea Regionale Siciliana dovrebbe rivedere le “regole del gioco” in ordine alle vendite straordinarie visto che da quasi sei mesi l’aula sta valutando il testo unico delle attività produttive predisposto dal governo regionale, in collaborazione con la stessa Confcommercio. “L’attuale normativa sulle vendite promozionali – spiega Sorbello – non solo è datata e non in linea con la successiva normativa sul commercio emanata dalla stessa Regione Sicilia ma è anche obsoleta rispetto alle emergenti esigenze degli operatori commerciali e dei consumatori. I lavori dell’Assemblea Regionale però procedono con troppa lentezza”.