Sale consiliari occupate |Protesta pacifica dei forestali - Live Sicilia

Sale consiliari occupate |Protesta pacifica dei forestali

Chiedono al Governo Regionale la stabilizzazione e i pagamenti degli stipendi arretrati

randazzo e linguaglossa
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RANDAZZO – Una occupazione pacifica, e simbolica, per chiedere risposte che attendono da novembre ma che finora non hanno avuto dal presidente della Regione Crocetta. E’ quella che oggi hanno iniziato gli iscritti al Sindacato Sifus, che in 50 Comuni dell’isola ha occupato pacificamente le Sale Consiliari per protestare contro le mancate risposte. Chiedono la garanzia dei livelli occupazionali delle varie face, la necessaria legge per procedere alla stabilizzazione, la liquidazione degli stipendi arretrati fermi a novembre e dicembre 2012, il pagamento degli arretrati contrattuali già deliberata ma non saldata e il rinnovo del contratto integrativo di lavoro scaduto da 12 anni.

Pochi ma essenziali punti, per cercare di muovere qualcosa in un comparto che in Sicilia conta oltre 25 mila addetti nel settore, divisi tra Braccianti Agricoli e Operatori Antincendio ( Autisti, Vedette e Addetti al Pronto Intervento contro gli incendi). Da anni sono al centro di varie vicissitudini contrattuali, ma ben poco hanno ottenuto, nonostante le molte promesse avute. A Linguaglossa a dirigere l’occupazione c’è il rappresentante del Sifus Alfio Di Vincenzo, che insieme ad una delegazione di operai è stato ricevuto dal Sindaco Rosa Maria Vecchio che ha espresso loro massima solidarietà. A Randazzo, sono circa una ventina gli operai che hanno occupato la Sala Consiliare, non rappresentano nessun sindacato, anzi ci specifica Francesco Lupica che sono profondamente delusi da quanto fatto negli ultimi anni dai sindacati, che non hanno tutelato a dovere un settore importante e che in molti Comuni rappresenta una grossa fonte di reddito. A Randazzo, per esempio, sono oltre 300 i lavoratori che gravitano intorno alla Forestale, ma oggi, nella Sala Consiliare, solo una piccolissima parte era presente a manifestare per una causa che coinvolge migliaia di persone. A Maletto, Maniace e Bronte, altri Comuni con un nutrito numero di impiegati nel settore nessuno ha manifestato né occupato le rispettive Sale Consiliari.


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