CATANIA – La segnalazione è dell’associazione “Città dei Ragazzi”. Cuore pulsante di iniziative culturali, educative e sociali nel quartiere di San Cristoforo. Voluta fortemente dal compianto padre Santo D’Arrigo e riaperta due anni fa dall’Impresa Sociale Keras, arriva la denuncia di un episodio “che rappresenta l’ennesima ferita inferta al tessuto sociale della città”.
Il racconto della “Città dei ragazzi”
Spiega in una nota l’associazione: “Qualche mese fa, con grande impegno e determinazione, l’associazione Spazio47, in collaborazione con le realtà associative della Città dei Ragazzi, ha presentato al Comune di Catania un progetto ambizioso e necessario. La creazione di un’isola pedonale didattica che collegasse la Città dei Ragazzi con il plesso Gramignani dell’Istituto Comprensivo Rita Atria, in via Gramignani, civico 128.
Questo progetto mirava a garantire sicurezza ai bambini e ai residenti, restituendo decoro e vivibilità a una zona abbandonata al degrado per decenni. Nonostante le complessità tecniche, la proposta includeva un nuovo piano di viabilità che ha reso possibile il ripristino del traffico attraverso la riapertura della via Greco, chiusa da oltre 50 anni.
Questo intervento ha consentito la chiusura del tratto noto come “e scoli” di via Gramignani senza arrecare disagi ai residenti, garantendo una soluzione equilibrata e sostenibile.
Il Comune di Catania ha accolto la proposta, e l’isola pedonale è stata istituita e finanziata interamente con risorse private. Si è immediatamente provveduto alla chiusura della strada con fioriere in cemento, decorate con stelle di Natale e fiori, come simbolo di rinascita e speranza per un quartiere che merita un futuro migliore”.
“Un quartiere ostaggio”
Prosegue il comunicato: “Sin dal primo momento, sono emerse resistenze violente da parte di chi si oppone a ogni forma di cambiamento. Non si tratta dei residenti onesti che vivono nel quartiere e con i quali si collabora da oltre 20 anni. Ma di chi, con minacce e vandalismi, ha distrutto progressivamente l’intervento, fino a culminare nel furto delle fioriere, un gesto che simboleggia il disprezzo per ogni tentativo di costruire bellezza e cultura”.
“La responsabilità di chi vuole il degrado”
“Molti, in modo strumentale, hanno attribuito al Sindaco la responsabilità dell’isola pedonale, ignorando
volutamente che questa è un’iniziativa nata dalla Città dei Ragazzi e dalle associazioni della sua comunità. L’obiettivo del progetto è quello di creare un luogo sicuro per i bambini, restituendo dignità a una strada che oggi rappresenta l’emblema dell’abbandono istituzionale.
La realtà del quartiere è ben nota: immondizia che si accumula indisturbata, auto che sfrecciano senza rispettare limiti di velocità, assenza totale di regole e sicurezza. Questo contesto è il risultato di anni di incuria e della complicità di chi si oppone a ogni cambiamento per continuare a vivere nel degrado più assoluto”.
Un appello per il futuro
Infine: “Questo episodio non rappresenta la fine, ma solo una tappa in un percorso che porterà a restituire a San Cristoforo la dignità che merita. Si chiede con forza alle istituzioni di non arretrare di fronte a queste minacce, di garantire la legalità e la sicurezza necessarie per proteggere progetti come questo, che mirano al bene collettivo.
La Città dei Ragazzi continuerà a lavorare con le persone, le scuole e le associazioni per ricostruire un quartiere che parli di bellezza, cultura e speranza. Questo è l’impegno che guida l’intervento, e nessun atto vandalico potrà fermarlo”.