Sangue e regolamenti di conti |Ergastolo per Magrì e Zuccaro - Live Sicilia

Sangue e regolamenti di conti |Ergastolo per Magrì e Zuccaro

Il killer Orazio Magrì è accusato di aver sparato a Franco Palermo. Mentre Maurizio Zuccaro è imputato per aver ordinato l'uccisione di Vito Bonanno.

Delitti di mafia
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CATANIA – Ergastolo per Orazio Magrì e Maurizio Zuccaro. Questa la sentenza della Corte d’Assise di Catania presieduta da Rosario Cuteri che ha accolto la richiesta di pena del pm Antonino Fanara. I due esponenti di vertice della cosca Santapaola Ercolano sono accusati di due omicidi eccellenti. Orazio Magrì farebbe parte del gruppo di fuoco che ha freddato Franco Palermo nel 2009, mentre Maurizio Zuccaro sarebbe secondo la Procura il mandante del delitto di Vito Bonanno. Per il cognato di Salvatore Santapaola, difeso dall’avvocato Giuseppe Rapisarda, la Corte d’Assise ha dichiarato estinto il reato di detenzione illegale di armi per “avvenuta prescrizione”. Il processo è scaturito dalla delicata indagine Fiori Bianchi 2, che grazie anche alle dichiarazioni di giustizia di Santo La Causa, ex reggente dei Santapaola, aveva fatto luci su diversi delitti tra gli anni ’90 e 2000.

Vito Bonanno sarebbe stato ucciso perché esponente del gruppo dei “Malpassotu”. Era il 1995, il 19 ottobre alcuni killer freddarono davanti all’Etna Bar di San Giovanni Galermo.

La notte del 27 settembre 2009 è stato ucciso Franco Palermo. Secondo la ricostruzione dell’accusa la vittima, boss dei Cursoti, fu ucciso per vendetta e a sparare sarebbe stato Orazio Magrì. I Santapaoliani sarebbero stati convinti che Palermo fosse il killer che aveva ucciso Giuseppe Vinciguerra, cugino proprio di Orazio Magrì. L’ordine sarebbe partito da Carmelo Puglisi, personaggio di vertice di Cosa Nostra catanese, già condannato all’ergastolo in primo grado (processo abbreviato) come mandante del delitto. Un processo parallelo, sempre sul delitto di Franco Palermo, è in corso davanti alla Corte d’Assise. Tra gli organizzatori del delitto ci sarebbe stato Daniele Nizza, accusato direttamente dal fratello pentito Fabrizio, ascoltato anche in questo procedimento.


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