Sanità, i migliori ospedali siciliani

Sanità, i migliori ospedali italiani: in classifica le strutture siciliane

Le valutazioni dell'Agenas. I dati sulla nostra regione
LA VALUTAZIONE
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ROMA – I più efficaci ospedali? Eccoli. E non mancano le eccellenze siciliane. “L’Humanitas di Rozzano e due strutture pubbliche, ovvero l’ospedale di Ancona e il Careggi di Firenze, sono risultati essere i tre migliori ospedali italiani”.

Lo ha detto Domenico Mantoan, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), a margine della presentazione del Programma nazionale esiti. L’obiettivo, precisa Mantoan, “non è dare premi o penalità ma spingere verso il miglioramento dell’assistenza”.

La velocità nell’intervento in molte aree mediche, evidenzia il Programma nazionale Esiti pubblicato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, è spesso sintomo di maggior possibilità di sopravvivenza e minori complicanze.

Gli ospedali siciliani

Da questo punto di vista, per l’operazione in caso di frattura del femore in pazienti sopra i 65 anni, nella classifica delle 14 migliori strutture, ce ne sono tre della Sicilia che hanno garantito la prestazione tempestiva (entro 48 dall’arrivo in ospedale) in tre anni consecutivi ad almeno il 75% dei pazienti: l’ospedale san Giovanni di Dio di Agrigento, l’ospedale di Trigona a Noto e l’ospedale Guzzardi a Vittoria.

Mentre, secondo il report Agenas, l’ospedale di Paola, in provincia di Cosenza, è tra quelli che vedono un miglioramento, nel 2023, rispetto alla tempestività dell’intervento chirurgico per questa frattura.

I tempi di intervento

L’angioplastica coronarica con impianto di Stent eseguita entro 90 minuti dall’arrivo in ospedale, mostra valori positivi (ovvero viene effettuata in almeno il 60% dei pazienti che ne hanno bisogno) negli ultimi tre anni in 35 strutture, tra cui un ospedale della Calabria, il Mater Domini di Catanzaro, e in cinque della Sicilia: San Giovanni di Dio di Agrigento, Giovanni Paolo II di Ragusa, Barone Romeo a Patti (Messina), Sant’Antonio Abate di Trapani e il Civico di Palermo (nella foto).

Per l’impianto del bypass aorto-coronarico, il Mater Domini di Catanzaro è tra le 18 strutture che vantano un volume maggiore di casi.

Schifani: “Soddisfatti dei risultati”

“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati raggiunti dal sistema sanitario siciliano. Le evidenze del rapporto dell’Agenas testimoniano l’impegno e la determinazione con cui la nostra Regione ha lavorato per migliorare l’assistenza e per ridurre il divario storico con altre aree del Paese. Il balzo in avanti, sottolineato anche dal direttore generale Mantoan, è frutto di investimenti mirati e della dedizione del personale”.

Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando i risultati del Programma nazionale esiti dell’Agenas.

“La Sicilia – aggiunge – è impegnata a continuare su questa strada, consapevole che l’autonomia regionale è uno strumento prezioso per rispondere in modo efficace alle esigenze specifiche del nostro territorio. Tuttavia, come giustamente osservato da Agenas, questa prerogativa da sola non è sinonimo di efficienza. Per questo, ci impegniamo a far sì che essa sia sempre accompagnata da una gestione responsabile e orientata ai risultati. A tutto il personale medico, infermieristico e amministrativo va il nostro ringraziamento per il contributo fondamentale nel raggiungimento di questi traguardi. Continueremo a lavorare per rafforzare la sanità siciliana, assicurando ai nostri cittadini un sistema sempre più efficiente”, conclude.


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