"Sanità: idoneo per l'Emilia, non per la Sicilia | E la Regione nemmeno mi ha risposto" - Live Sicilia

“Sanità: idoneo per l’Emilia, non per la Sicilia | E la Regione nemmeno mi ha risposto”

Bonafede, Crocetta, Borsellino

La lettera che riceviamo e pubblichiamo. "Ho il timore che la Sicilia, ritrovata dopo 33 anni di onesto lavoro in giro per l'Italia, sia molto diversa da quello che si vuol far credere sia diventata". La replica dell'assessorato alla Salute.

La lettera
di
2 min di lettura

Desidero segnalare al vostro sito il mio caso. Sono un siciliano emigrato 33 anni fa. Dopo la laurea in Sicilia, ho ricevuto una borsa di studio di una prestigiosa azienda internazionale per completare gli studi a Torino, dove ho frequentato un Master in Direzionale Aziendale. Dopo il Master la mia carriera è decollata, fino ad arrivare ai vertici di alcune importanti aziende come Direttore Generale, prima, e Amministratore Delegato, dopo. Spronato dal nuovo corso politico varato con la nuova giunta regionale, a dicembre 2012 compilo la domanda online per candidarmi a Direttore Generale delle aziende sanitarie regionali.

Dopo vari mesi, durante i quali ho seguito le vicende del concorso narrate dal vostro sito,nello stesso identico giorno ricevo due raccomandate: una della Regione Sicilia che mi comunicava l’esclusione dalla lista dei 652 “idonei” e un’altra della Regione Emilia che invece mi includeva nella lista di appena 100 “idonei” per la direzione delle aziende sanitarie di questa regione. I concorsi erano identici, conformati a una normativa nazionale e soggetta al contro dell’Agenzia Nazionale per la Salute (AGENAS). Sono stato sul punto di mollare, ma su consiglio di diversi amici siciliani, decido di presentare, nei termini di 10 giorni dal ricevimento della comunicazione di esclusione, il ricorso. Era il 6 giugno scorso. Ebbene, a tutt’oggi non ho avuto alcun esito del ricorso, mentre invece leggo dell’epilogo che pubblicate e della storia dei colloqui on-line (!?) per un elenco dal quale resto escluso.

Mi faccio due domande: 1) come è possibile essere considerati idonei in Emilia (la regione che detta legge in materia di buona amministrazione pubblica) e inidonei in Sicilia, la terra dove si muore di malasanità? 2) perché io avevo 10 giorni di tempo per fare ricorso contro l’esclusione e la Regione, dopo oltre due mesi dal ricorso, dimostra di non sentirsi in dovere di dare la benché minima risposta a questa istanza? Ho il timore che la Sicilia, ritrovata dopo 33 anni di onesto lavoro in giro per l’Italia, sia molto diversa da quello che si vuol far credere sia diventata.

Cordialità. Francesco Cuppone

Clicca qui per leggere la replica dell’assessorato regionale alla Salute


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