Il Tar di Palermo, presieduto da Giorgio Giallombardo, ha dato ragione al Codacons che ha presentato un ricorso, in rappresentanza di numerosi associazioni della sanità privata, contro l’assessorato regionale alla Sanità, il Ministero della Salute e tutte le Ausl siciliane. Oggetto del ricorso la direttiva in materia di accordi contrattuali con strutture private, nella parte in cui prevedeva che la sottoscrizione, da parte delle Ausl, degli accordi con le strutture private, fosse subordinata al ritiro dei contenziosi pendenti concernenti la determinazione degli aggregati di spesa regionali, dei tetti di spesa provinciali e del budget individuale.
Il Codacons – rappresentato dal segretario nazionale Francesco Tanasi e difeso dagli avvocati Carlo Rienzi, Gino Giuliano e Giuseppina Floriana Pisani e Francesco Spina – aveva evidenziato l’illegittimità di questo punto. Una tesi condivisa dalla prima sezione del Tar di Palermo (sentenza 9010/10). Secondo Tanasi, si è così sanata “la palese violazione della parità di trattamento tra cittadini residenti nelle diverse province della Sicilia”. Il Tar ha anche condannato l’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia a rifondere alle associazioni ricorrenti le spese del giudizio.