Sanità, la Regione Siciliana recluta sedici medici stranieri - Live Sicilia

Sanità, la Regione Siciliana recluta sedici medici stranieri

Schifani: “Stiamo rimediando alla mancanza di personale“

PALERMO – Sono sedici i medici di diversa nazionalità selezionati e ritenuti idonei a seguito della procedura avviata a fine novembre dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato della Salute, per far fronte alle carenze di personale del sistema sanitario regionale. La graduatoria è stata perfezionata dalla commissione esaminatrice, istituita dal Dipartimento di pianificazione strategica dell’assessorato. I professionisti provengono da: Ucraina, Argentina, Cuba, Venezuela, Ecuador, Libia, Guinea.

Dopo un periodo di almeno un mese per la formazione linguistica, gli stessi – definita la posizione per il visto di ingresso – verranno immessi in servizio nelle aziende sanitarie dove è maggiormente avvertita l’esigenza di dirigenti medici. Nei prossimi giorni verranno esaminate altre 15 candidature.

Schifani: “È solo l’inizio per rimediare alla mancanza”

Questo – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – è soltanto l’inizio della strategia del mio governo di ricorrere a medici dall’estero per rimediare alla mancanza di personale sanitario, garantendo così il diritto alla salute ai siciliani. Stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare, nel breve periodo, i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia, in attesa della modifica del ‘numero chiuso’ per l’accesso alle facoltà di Medicina“.

Iacolino: “I piccoli presidi potenzieranno l’assistenza”

“Si tratta – evidenzia il dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino – di un primo radicamento nel territorio dell’Isola di medici di diverse nazionalità che scelgono la nostra regione per valorizzare le professionalità acquisite, consentendo specialmente ai piccoli presidi ospedalieri di potenziare l’offerta assistenziale in favore delle comunità assistite“.

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