Saranno pubblicate sul web | tutte le spese della Regione - Live Sicilia

Saranno pubblicate sul web | tutte le spese della Regione

Rosario Crocetta

L'esecutivo ieri ha approvato una delibera che ricalca una circolare del dirigente generale della Funzione pubblica Giovanni Bologna: saranno rese pubbliche sui siti istituzionali le spese superiori a mille euro. Il dirigente che non rispetterà le regole o non vigilerà potrà pagare "di tasca sua".

LA GIUNTA CROCETTA
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PALERMO – Le spese degli assessorati dovranno essere totalmente trasparenti: il denaro in uscita dagli uffici della Regione d’ora in poi verrà pubblicato sui siti istituzionali. Questa la decisione di Crocetta e della giunta: tutte le spese da 1000 euro in su dovranno essere visibili online, ma non finisce qui. I dirigenti d’ora in poi riferiranno direttamente al governo regionale sugli appalti aggiudicati nonostante eventuali sospetti indicati dalle prefetture. Un’azione di monitoraggio che il presidente Crocetta intende far diventare norma nell’amministrazione siciliana, verificando anche alcuni appalti già assegnati.

Le nuove e più stringenti norme sulla trasparenza sono il frutto di una circolare del 4 gennaio, del dirigente dell’assessorato alla Funzione pubblica Giovanni Bologna, che ha operato nell’esatta direzione del nuovo governo. Una circolare, tra l’altro, che si basa sulla legge 190 del del 6 novembre 2012. La norma in questione, (“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”), infatti, ha disposto i livelli minimi di trasparenza nella Pubblica amministrazione, soprattutto per i procedimenti riguardanti “concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati”.

Sui siti istituzionali quindi, si potrà visualizzare lo spazio “trasparenza”, in cui saranno elencate le entità dei finanziamenti: la pubblicazione online sarà la garanzia legale delle attribuzioni, il modo attraverso cui saranno legittimate. E la circolare non esprime solo dei principi astratti. I dirigenti che non “rispetteranno le regole” o che non vigileranno, potranno essere perseguiti dal punto di vista amministrativo, patrimoniale o contabile. “La pubblicazione ai sensi del presente articolo – si legge nella circolare di Bologna – costituisce condizione legale di efficacia del titolo legittimante delle concessioni ed attribuzioni di importo complessivo superiore a mille euro. La sua eventuale omissione o incompletezza è rilevata d’ufficio dagli organi dirigenziali e di controllo, sotto la propria diretta responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile per l’indebita concessione o attribuzione del beneficio economico”. L’attività di controllo e “segnalazione” potrà essere compiuta anche dal destinatario del finanziamento o da una persona interessata.

Sempre in tema di trasparenza, poi, ecco approvata ieri anche la delibera sugli appalti: il governo stesso monitorerà tutti gli appalti in corso, assegnati nonostante le prefetture abbiano indicato delle anomalie. Secondo Crocetta, queste segnalazioni fino ad ora sono state ignorate ed è per questo che i dirigenti saranno obbligati a inviare una relazione sugli appalti aggiudicati entro 15 giorni. Lo stesso dovrà essere fatto per gli appalti futuri: in caso di anomalie, i dirigenti dovranno relazionare dettagliatamente sulle motivazioni che li hanno spinti ad assegnare l’appalto ad una impresa x nonostante le “informative atipiche” delle prefetture. La giunta a quel punto deciderà come agire.

(ha collaborato Alessia Bellomo)


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