Lampedusa, Urso visita l'hotspot: "Situazione insostenibile"

Lampedusa, Urso visita l’hotspot: “Situazione insostenibile”

Gli agenti al sindaco: "Da noi sacrifici". Mannino: "Meloni venga qui due giorni"
MIGRANTI
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in vacanza da qualche giorno a Lampedusa, oggi visiterà, assieme al prefetto di Agrigento Filippo Romano e al sindaco delle Pelagie Filippo Mannino, l’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 4.267 ospiti.

La struttura è sovraffollata, dato che venerdì ci sono stati 65 sbarchi con 1.917 migranti e ieri 55 approdi con 2.172. Croce Rossa, che coordina l’hotspot da inizio giugno, e polizia, che si occupa delle pre-identificazioni e audizioni dei migranti sbarcati, riescono, nonostante i numeri record di approdi e presenze, a gestire la struttura e i sistematici trasferimenti, senza che si creino disordini o problemi.

Urso: “Situazione insostenibile, l’Ue ci aiuti’

“La situazione a Lampedusa è sotto gli occhi di tutti ma deve essere l’Europa a dare una mano a noi italiani per potere gestire al meglio questo fenomeno“. Lo ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso dopo la sua visita all’interno del centro di accoglienza hot spot di contrada Imbriacola.

La situazione qui è insostenibile e bisogna trovare delle soluzioni affinché possa essere da una parte ridimensionato e dall’altra continuare a rafforzare il dispositivo che è stato posto in essere fino a questo momento” ha aggiunto.

Sopralluogo nel molo Favarolo

Dopo aver visitato, accompagnato dal prefetto di Agrigento Filippo Romano e dal sindaco delle Pelagie Filippo Mannino, il ministro ha effettuato un sopralluogo nel molo Favarolo dove, per la maggior parte, vengono sbarcati i migranti recuperati da Guardia costiera e Guardia di finanza.

La banchina di molo Favarolo è invasa da taniche di carburante, quelle che vengono portate via dai barchini lasciati alla deriva, ma anche vestiti, scarpe e coperte termiche: rifiuti che si accumulano ad ogni approdo. Accanto al molo, in acqua, ci sono numerosi barchini che sono in attesa di essere rimossi.

Mannino: “Meloni venga qui per trovare soluzioni”

“È sotto gli occhi di tutti che il fenomeno migratorio al governo gli sia esploso in mano, e in questo senso condivido le parole del nostro presidente della Repubblica secondo cui ‘occorre percorrere strade diverse’. La dichiarazione di emergenza non ha prodotto alcun risultato concreto per Lampedusa: nessuno dei problemi che denunciamo da anni è stato affrontato”.

Lo ha detto il sindaco delle isole Pelagie, Filippo Mannino, dopo aver incontrato il ministro per le imprese Adolfo Urso col quale ha discusso delle possibili misure da adottare per aiutare il tessuto imprenditoriale e sociale del territorio.

“A cosa è servita la dichiarazione di stato d’emergenza? Il tema dei rifiuti, ancora oggi scaricati sul bilancio comunale, il tema delle bare per i migranti e dei servizi di onoranze funebri, ancora oggi in capo al Comune di Lampedusa, i barchini che deturpano le coste e il mare e mettono in pericolo la navigazione, la celerità nei trasferimenti dei migranti verso la Sicilia: nulla. Solo annunci – ha rimarcato Mannino – . Occorre percorrere nuove strade. Il ministro dell’Interno dica cosa intende fare e soprattutto con quali risorse. La nostra pazienza sta finendo. Chiedo al presidente Giorgia Meloni di venire a passare due giorni a Lampedusa con me. Ci sediamo nel mio ufficio, dopo aver visitato l’isola, e insieme troveremo una soluzione. Ne sono sicuro”.

Sbarchi continui

Sono 4.267 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa dove, durante la notte, ci sono stati 4 sbarchi. Per oggi, la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 690 ospiti della struttura di primissima accoglienza: 550, a metà mattinata, verranno scortati dalla polizia al porto dove saranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle.

Fra il pomeriggio e la serata altri 140 migranti verranno accompagnati all’aeroporto: 70, con scorta dei carabinieri, verranno trasferiti, con aereo militare, a Pratica di Mare e altrettanti a Pisa.

Ieri, dall’hotspot sono stati trasferiti complessivamente 1.061 persone a Porto Empedocle, Augusta e Comiso.

La polizia al sindaco: “Da noi sacrifici”

Le forze di polizia, che operano con sforzi sovrumani a Lampedusa, sono rimasti sbalorditi dalle dichiarazioni del primo cittadino Filippo Mannino: “Il sindaco dovrebbe tener conto del sacrificio delle forze di polizia e dei risultati invero straordinari che dicono il contrario che è sotto gli occhi di tutti e che anche la stampa conosce bene, ossia la celerità dei trasferimenti dei migranti; grazie allo sforzo delle forze di polizia e della struttura del ministero dell’Interno, dipartimento della pubblica sicurezza e dipartimento delle Libertà civili con questure e prefetture, i migranti restano sull’isola per 6/36 ore al massimo”.

Le forze di polizia riescono a portare avanti i trasferimenti dei migranti con rapidità, grazie agli agenti dell’ufficio immigrazione, della squadra mobile della questura di Agrigento e agli operatori della Croce rossa.

Soccorsi migranti sull’isolotto di Lampione

Quarantaquattro egiziani e siriani sono stati recuperati, dalla motovedetta V1300 della Guardia di finanza, sull’isolotto di Lampione. Il gruppo, composto anche di 3 donne e 6 minori, ha dichiarato di essere salpato da Abu Kammash, in Libia, venerdì scorso alle 20, pagando 3mila dollari a testa. I 44 sono stati già portati a Lampedusa dove, dalla mezzanotte, gli approdi salgono a 5 con un totale di 252 persone.

Trasferimenti in corso

Sono 3.843, fra cui 181 minori non accompagnati, i migranti presenti all’hotspot di Lampedusa. In mattinata, sono stati trasferiti con il traghetto di linea che giungerà questa sera a Porto Empedocle 568 nordafricani. Per la serata, su disposizione della Prefettura di Agrigento, la polizia scorterà all’aeroporto due gruppi da 70 ciascuno che verranno imbarcati su voli militari per Pratica di Mare e Pisa. Previsto, inoltre, un trasferimento, con nave Cossyra, di circa 250 migranti (e non 100) con destinazione Porto Empedocle.

Porto Empedocle pronta a ospitare 568 migranti

Sono 109 i migranti presenti nella tensostruttura di Porto Empedocle, l’area sbarchi creata anche per le pre-identificazioni della polizia. Stamattina alle 7, c’erano invece 375 persone, la maggior parte delle quali è stata trasferita su disposizione della Prefettura di Agrigento.

Prima del loro sbarco, 100 dei 109 migranti presenti lasceranno le tende e partiranno, con due autobus, alla volta di Bologna. All’alba di domani giungeranno invece, sempre dopo il trasferimento da Lampedusa, altri 250 circa migranti. La Prefettura sta già lavorando per trovare i necessari autobus per spostare i gruppi lungo la penisola.

Bevilacqua (M5S): “Lampedusa è al collasso”

“La situazione di Lampedusa in queste ore ha raggiunto livelli di criticità insostenibili. Già a giugno, quando ho visitato l’hotspot da appena 400 posti disponibili occupato da 2.500 migranti, la struttura era al limite”. Lo scrive in una nota la Senatrice del Movimento 5 Stelle Dolores Bevilacqua.

“Oggi, sotto il peso di numeri record, con oltre 4.000 presenze, pur con tutta la buona volontà e l’abnegazione di chi è impegnato da mesi nella gestione dell’hotspot, la struttura è al collasso. La denuncia del sindaco Mannino, da sempre grato a Croce Rossa e forze dell’ordine che insieme a lui affrontano senza risparmiarsi l’emergenza sbarchi sull’isola, accende l’ennesimo faro sul totale distacco dalla realtà da parte del governo ed è solo l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di Meloni e Salvini di gestire i flussi migratori”.


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