A Lampedusa e Pantelleria | l'emergenza diventa quotidiana - Live Sicilia

A Lampedusa e Pantelleria | l’emergenza diventa quotidiana

Quella appena trascorsa è stata la prima notte tranquilla a Lampedusa dopo la nuova ondata di sbarchi di immigrati del lungo weekend di Ferragosto. In pochi giorni sono infatti approdati sull'isola oltre 2.600 profughi.  Caos invece a Pantelleria, dove i migranti hanno dato alle fiamme i locali della caserma "Barone" in Via Arenella dove erano stati trasferiti. Ventidue tunisini sono invece sbarcati a Petrosino (TP) .
Immigrazione
di
2 min di lettura

Prima giornata tranquilla a Lampedusa dopo la nuova ondata di sbarchi di immigrati del lungo weekend di Ferragosto. In pochi giorni sono infatti approdati sull’isola oltre 2.600 profughi.

Al momento non ci sono avvistamenti di imbarcazioni, ma sono oltre 1.600 i migranti già presenti nel Centro d’accoglienza di contrada Imbricacola e dell’ex base Loran. “La capienza ordinari aè  di circa 1.050 persone – dice Cono Galipò, responsabile del Centro d’accoglienza intervistato nella trasmissione ‘Radio Anch’io’ – ma riusciamo a ospitare con efficienza anche 1.300 persone, quando questa soglia viene superata, come accade in questi giorni, iniziano i problemi”.

La prefettura di Agrigento e l’ufficio immigrazione della questura sono in continuo contatto con il ministero dell’Interno per predisporre nuovi trasferimenti nelle prossime ore.

E una situazione d’emergenza c’è anche a Pantelleria, teatro nei giorni scorsi di diversi sbarchi. A nord ovest dell’isola del trapanese nei giorni scorsi è stata anche segnalata da un peschereccio la presenza di un barcone con 250 migranti del quale però non è mai stata trovata traccia. Il sovraffollamento del centro di accoglienza ha innescato ieri una clamorosa manifestazione di protesta: un gruppo di tunisini ha protestato per le cattive condizioni in cui si trovano. I nord africani hanno appiccato il fuoco a materassi e suppellettili. Le fiamme si sono propagate all’intera struttura e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Ottanta persone sono state soccorse dai carabinieri e dai militari della Finanza e fatte evacuare; alcuni extracomunitari sono invece riusciti a fuggire e non sono stati ancora rintracciati. Il centro attualmente è inagibile e il Comune sta cercando una sistemazione per gli immigrati.

Stamani i migranti tunisini, ospitati da 15 giorni a Pantelleria, hanno bruciato anche il locale della caserma “Barone” in Via Arenella dove erano stati trasferiti. Le fiamme si sono propagate all’interno del locale a piano terra dell’ex struttura dell’esercito mentre le forze dell’ordine riuscivano a impedire che venisse incendiato anche il locale al primo piano. Dall’aeroporto sono arrivati immediatamente i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. I circa settanta tunisini sono stati ora spostati nel posto di guardia all’ingresso dell’ex caserma. Dieci sono stati imbarcati sul traghetto Cossyra partito alle 23 di ieri sera. Mancano all’appello almeno una decina di tunisini che erano scappati due giorni fa.

Ventidue extracomunitari, che hanno detto di essere tunisini, sono sbarcati in mattinata a Petrosino, nel Trapanese, in località Biscione. A bordo dell’imbarcazione c’erano anche due donne, di cui una in gravidanza. Intanto, un altro sbarco è avvenuto ieri sera a Pantelleria, dove le forze dell’ordine hanno individuato dieci immigrati; ma nell’isola continuano le ricerche a terra perché pare che il numero degli extracomunitari arrivati sia superiore.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI