PALERMO – L’arresto dell’ex direttore del cimitero dei Rotoli di Palermo, Cosimo Elio De Roberto, per corruzione concussione (leggi qui), è solo l’ultimo atto di un’odissea con al centro la gestione del camposanto di Vergine Maria. Una storia annosa, fatta di scandali, nomine, dimissioni e innumerevoli annunci di piani di rilancio che sin qui non hanno sicuramente prodotto i risultati auspicati dal sindaco Leoluca Orlando e dall’intera cittadinanza palermitana.
Le dimissioni dell’assessore
E’ di tre settimane fa la firma della quinta ordinanza in due mesi caldissimi per la gestione dei servizi cimiteriali. Un caos dove il primo cittadino ha cercato di mettere mano ma che si è rivelato un compito più difficile del previsto. La spia rossa di un’emergenza senza la prospettiva di una soluzione l’aveva accesa l’assessore Roberto D’Agostino con le dimissioni presentate a metà luglio (leggi qui). Da qui una sfilza di ordinanze e direttive del sindaco per tamponare un’emergenza che ha visto accumularsi quasi 500 bare in deposito (leggi qui) in piena estate.
La rotazione del personale
Orlando ha anche disposto una massiccia rotazione del personale cimiteriale (leggi qui), fissando nuove regole nell’affidamento dei servizi e nominando. Lo stesso sindaco a commento dell’emanazione dell’ultima ordinanza in merito aveva riconosciuto di essere di fronte a un problema più complesso del previsto: “Sono perfettamente cosciente – dichiarò il sProfessore – che questi non sono i risultati auspicati e programmati con i precedenti provvedimenti, segno della complessità della situazione ma anche di una non adeguata comprensione della gravità di quanto sta avvenendo e, probabilmente, – annuncia – di una sottovalutazione delle responsabilità che ne derivano per tutti i soggetti coinvolti. Per questo ritengo che non sia più rinviabile una massiccia rotazione del personale, che ho già avviato affidando la scorsa settimana un nuovo incarico di Responsabile del servizio cimiteri”.
L’inchiesta aperta a febbraio
Sul cimitero dei Rotoli i fari della procura si erano accesi già a febbraio (leggi qui) con otto persone indagate per corruzione tra dipendenti comunali, della Reset e due medici dell’Asp. Furono notificati gli avvisi di garanzia agli indagati ed effettuate perquisizioni dei carabinieri del comando provinciale delegati per le indagini dalla procura di Palermo. Orlando nominò il 10 febbraio l’ex comandante della polizia municipale Gabriele Marchese commissario dei servizi cimiteriali (leggi qui).
La bara in deposito da quattro anni
Una situazione di caos ai Rotoli che ha tra le sue storie emblematiche quella di una bara trovata in deposito a luglio scorso addirittura dal 2016. Una vicenda emersa durante un sopralluogo della IV commissione consiliare e che il capogruppo del M5s a Sala delle Lapidi, Antonino Randazzo, denunciò all’Asp (leggi qui).
Sotto inchiesta anche altri cimiteri
Il caos e i disastri nella gestione del cimitero palermitano che sono culminati oggi con l’arresto dell’ex direttore dei Rotoli non sono l’unico fronte su cui indaga la magistratura. Ci sono decine di indagati per le vicende di Monreale, San Martino delle Scale, Villabate e Bagheria (leggi il punto su tutte le inchieste).