Cimiteri, Musumeci: In 6 mesi via uno scandalo che durava da anni

Cimiteri, Musumeci: “In 6 mesi via uno scandalo che durava da anni” FOTO

Il ministro della Protezione civile rende merito al Comune. Lagalla: “Entro luglio avvieremo il forno crematorio” VIDEO

PALERMO – L’emergenza è finita, non tutto è risolto ma di bare accatastate per mesi in attesa di sepoltura non ce ne sono più. Nei depositi, negli ultimi due anni, si erano accumulate fino a 1.600 bare. Ora bisogna lavorare perché quel che è stato non si ripeta. Si è tenuta questa mattina al camposanto dei Rotoli di Palermo la conferenza stampa sull’emergenza cimiteri. Sul posto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, l’assessore ai Cimiteri Salvatore Orlando per fare il punto sui lavori, e il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, che nel dicembre scorso aveva conferito al primo cittadino i poteri commissariali per far fronte all’emergenza determinata appunto dal blocco delle tumulazioni.

Musumeci: “La prevenzione strutturale è l’obiettivo numero uno”

Le prime parole di Musumeci sono rivolte al rogo che ha colpito questa notte l’aeroporto di Catania: “La causa dell’incendio dell’aeroporto di Catania è oggetto della magistratura, i servizi di pronta evacuazione sono stati efficienti, non ci sono stati feriti, il danno si ripara. Mi allarma l’ennesimo crollo di edifici a Torre del Greco in Campania. La prevenzione strutturale in Italia rimane l’obiettivo numero uno”.

Sull’emergenza ai Rotoli Musumeci ha sottolineato come “l’amministrazione comunale di Palermo ha fatto in sei mesi quello che non era stato fatto in sei anni”, parlando di un vero e proprio “miracolo” .

“Qui, a Palermo, ho visto cose che non si sono mai viste in altre parti d’Italia e d’Europa. L’impegno era categorico – ha aggiunto Musumeci – il primo atto che ho compiuto da ministro della Protezione Civile è stato quello di dichiarare lo stato di emergenza. Ho messo a disposizione del Comune la gestione commissariale che ha permesso di andare in deroga della normativa vigente. Abbiamo concesso due milioni di euro e un tempo massimo di un anno per riportare il cimitero alla normalità”.

E poi ancora: “In sei mesi il sindaco, gli assessori, i tecnici hanno fatto miracoli – ha ribadito Musumeci -. Era necessario aver rispetto dei morti. E questo passa soprattutto da una dignitosa sepoltura. Sono felice di aver potuto fare per la mia terra quello che era necessario fare. Mi compiaccio con l’amministrazione comunale per questo sforzo. La sepoltura delle salme avviene in maniera ordinaria. Ora andiamo avanti, lavoriamo su più fronti”.

Lagalla: ” Oggi forniamo una ulteriore affermazione della legalità”

Soddisfatto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla: “Sono ancora necessarie tante opere di riqualificazione e di ristrutturazione di questo come degli altri cimiteri cittadini. Speriamo nelle prossime settimane di poter avviare entro luglio il forno crematorio”. LEGGI: Palermo, Lagalla: “L’illegalità nei cimiteri è finita” (QUI la video-intervista)

“Oggi – continua Lagalla – forniamo una ulteriore affermazione della legalità procedendo all’inizio delle operazioni di abbattimento di 72 sepolture abusive che per decenni non sono state mai oggetto di una rimozione strutturale ma anzi sono state anche utilizzate dalla stessa amministraIone in tornate successive per non ridurre il numero delle sepolture disponibili”. Questi 72 loculi abbattuti oggi e presenti nella sezione 252 del cimitero dei Rotoli erano stati costruiti abusivamente negli anni ’90.

Per quanto riguarda un possibile ampliamento dei Rotoli Lagalla risponde così ai cronisti: “Non è previsto un ampliamento delle sepolture ma degli spazi di servizio che dovranno convivere con la riqualificazione urbana che oggi è abbandonata”.

Varchi (FDI): “Restituiamo ai cittadini un luogo sacro”

Presente alla conferenza stampa anche il vice Sindaco di Palermo con delega alla Legalità Carolina Varchi: “Oggi con il Sindaco-commissario e con il Ministro abbiamo potuto finalmente dare il primo colpo di piccone alle 72 tombe abusive. Un atto di legalità importante che restituisce ai cittadini un luogo sacro in cui commemorare e onorare i propri defunti ma restituisce anche e soprattutto fiducia nelle istituzioni”.

“La lotta alla criminalità, in tutte le sue forme, anche nella demolizione di opere abusive, resta un caposaldo di questo Governo e di questa amministrazione affinché nessuna azione resti impunita. Il fatto che ciò che avvenga a distanza di pochissimi giorni dalla commemorazione del giudice Borsellino rappresenta un forte segnale di speranza e di rinascita”, ha concluso il vice sindaco di Palermo.

Pandolfo (Reset): “Oggi è una giornata di festa”

“Oggi scriviamo una pagina importante – dice a LiveSicilia Fabrizio Pandolfo, numero uno della Reset-. Grazie alla determinazione dell’ufficio del commissariamento, ma soprattutto alle maestranze di Reset, abbiamo potuto restituire dignità a questa città e soprattutto ai defunti e ai loro familiari. Purtroppo è stata una vicenda che non poteva e non doveva accadere, l’abbiamo risolta fortunatamente bene”.

“Oggi è una giornata di festa – conclude Pandolfo – seppur il luogo non è di quelli più idonei, ma registriamo con grande soddisfazione e compiacimento l’attività svolta dal tutto il personale della Reset, che ha fortemente motivato e attivato tutte le procedure per far sì che si risolvesse questa emergenza. Ed oggi ne è il risultato”.

Mineo: “Festeggiamo l’ennesimo traguardo”

Gli fa eco Andrea Mineo, assessore comunale al Patrimonio e alle Politiche ambientali: “Oggi è una delle tante giornate importanti che riguardano la cosiddetta emergenza cimiteriale, festeggiamo l’ennesimo traguardo grazie al lavoro di coordinamento della struttura commissariale, fortemente voluta con una norma ad hoc, quindi grazie all’onorevole Musumeci e grazie all’amministrazione coordinata dal professore Lagalla e all’assessore Orlando per l’impegno. Noi come rapporti Assessorato all’Ambiente e rapporti con Reset abbiamo dato il nostro contributo. Le maestranze della Reset sono state puntuali, presenti e molto efficaci nella risoluzione di un problema che ci aveva, purtroppo, portato agli onori delle cronache nazionali”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI