Ma almeno li tassano ???

Ma almeno li tassano ???
La vittoria del Diritto.
Abbiamo più forestali che il Canada che di territorio e boschi è più grande per oltre 100 volte. Negli anni tra buste paghe e costi di disoccupazione sono costati miliardi alla collettività e si chiudono sempre più soldi ed addirittura di diventare 27ttini a posto fisso. Ci vuole proprio faccia . Purtroppo anche questa è Sicilia
In una nazione seria gente come bonelli e fratoianni non dovrebbe esistere come politici
La giustizia ha bisogno di un profondo cambiamento .
Ma smettiamola!
Il bambino “si è risentito quando ha ricevuto lo scappellotto”?
La maestra ha fatto male ad avergliene dato SOLO uno….e se anche i genitori ne avessero ricevuto a sufficienza, da piccoli ed anche più grandi quando se lo meritavano, non saremmo arrivati a questo punto.
Ecco, quando l’ignoranza diventa faziosa…
Se “Il diario di Anna Frank” è un libro comunista vuol dire che la signora mamma del bimbo in questione non l’ha mai neanche, non dico letto, che sarebbe troppo sforzo intellettuale, ma visto da lontano…È il diario scritto da una ragazzina eccezzionale di 14 anni, nascosta in un minuscolo appartamento di Amsterdam insieme alla famiglia e alcuni amici, per sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi di Hitler. I genitori dovrebbero stare il più possibile lontani dalla scuola dei figli, perchè una loro ingerenza eccessiva impedisce l’acquisizione di autonomia e indipendenza di giudizio e rischia di farne degli eterni immaturi. E i gruppi Watsapp dei genitori che si protraggono fino all’ultimo anno di liceo sono ridicoli e inopportuni.
Definire libro comunista “Il diario di Anna Frank” la dice lunga sulle idee politiche di questi genitori.
Le mani nn si alzano mai,soprattutto ai bambini
Io avrei dato un secondo scappellotto a mio figlio, senza andare dal preside.
Chissa cosa è veramente successo… certo un figlio picchiato fa saltare i nervi ai genitori… ma può un insegnante “non dare o minacciare di dare uno “scappellotto” ad un bambino che si rivela irrequieto? L’educazione di altri tempi passava proprio per le “vie brevi”… chi non ricorda le bacchettate sulle mani nelle elementari degli anni 50….(mi pare che qualche sceneggiato riporta tali episodi).
Eppure quelle generazioni sono venute fuori dalla scuola con il “sano rispetto” per tutti.
Mi domando: ma un bambino di 10 anni al massimo che cosa può avere a che fare con “Anna Franck? Non è una lettura un po troppo impegnativa per quella età?
Ai posteri l’ardua sentenza… comunque i genitori se veramente pensano così del Diario di Anna Frank dovrebbero fare un minimo di studio approfondito sulla materia Antisemitismo, Razzismo, Campi di concentramento, Gulag e tutte le correlate cose orribili che il secolo 1900 ha generato. In fondo se oggi i nostri ragazzi beneficiano della scuola pubblica dove è possibile analizzare a 360° materie come filosofia storia e diritti civili con l’obiettivo di formare libere coscienze lo dobbiamo proprio per le terribili esperienze subite dai nostri padri/nonni. Forse una chiacchierata amichevole tra i genitori e l’insegnante avrebbe evitato a tutti codesta brutta storia.
di solito la penso anch’io nello stesso modo, in questo caso però l’unica certezza riguarda l’ignoranza della mamma del bambino, mentre ci sono alcune stranezze legate ai modi di fare della maestra che andrebbero approfondite………….” la maestra era arrabbiata perché il bambino “non aveva risposto agli interrogativi posti, che spesso i bambini vengono puniti, saltano la merenda