Scattata la prescrizione, Schifani esce dal processo "Montante bis" - Live Sicilia

Scattata la prescrizione, Schifani esce dal processo “Montante bis”

Comunicazione del presidente del tribunale di Caltanissetta

PALERMO – Il presidente della Regione Renato Schifani esce dal processo “Montante bis”. La sua posizione è stata dichiarata prescritta. Il presidente del tribunale di Caltanissetta Francesco D’Arrigo ha letto stamani un’ordinanza al termine dell’udienza.

In realtà Schifani potrebbe ancora restare nel processo, ma dovrebbe rinunciare alla prescrizione puntando ad un’assoluzione nel merito. I suoi legali, gli avvocati Roberto Tricoli e Sonia Costa, si limitano a dire che “valuteremo la situazione con il presidente”.

Le ipotesi di reato

Concorso in associazione a delinquere e rivelazione di segreti d’ufficio sono i capi di imputazione per Schifani. Il governatore nel 2015 avrebbe appreso dell’esistenza dell’inchiesta su Montante da Arturo Esposito, ex direttore dell’Aisi e generale, grazie alla veicolazione di Andrea Grassi, ex direttore della prima divisione dello Sco. Appresa la notizia, Schifani la avrebbe fatto sapere a Cuva affinché informasse il colonnello Giuseppe D’Agata che quest’ultimo capo centro della Dia di Palermo, fosse sotto inchiesta.

Schifani – assieme a Esposito e Cuva – è anche imputato per avere riferito al professore Cuva, dopo averlo appreso sempre da Esposito, che erano state disposte delle intercettazioni nei confronti della moglie di D’Agata. Nel troncone principale, però, Grassi è stato assolto in appello dopo che in primo grado aveva avuto 1 anno e 4 mesi. Il dibattimento bis sul “Sistema Montante” si è trasformato in un maxi processo. Sotto accusa i rapporti tra l’ex potente presidente di Sicindustria, politici e rappresentanti delle istituzioni.

Gli altri imputati

Oltre a Montante, anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex commissario Irsap, Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù e Carmelo Turco, l’ex vice questore aggiunto presso l’ufficio di frontiera di Fiumicino, Vincenzo Savastano, Gaetano Scillia ex capocentro Dia di Caltanissetta, Arturo De Felice ex direttore della Dia, Giuseppe D’Agata e Diego Di Simone Perricone, ex capo della security di Confindustria. Quando si seppe dell’indagine Schifani fece una nota di smentita: “Mi si contesta di avere favorito una persona con cui non ho mai avuto rapporti di amicizia e frequentazione”.

Barbagallo: “Schifani rinunci alla prescrizione”

Il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, ritiene che Schifani debba rinunciare alla prescrizione: “Per il peso che ha il presidente della Regione siciliana è il caso che rinunci alla prescrizione perché non ci possono essere residui, ombre e ambiguità di qualunque genere”.


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