Scavone infuocato: |"Pronti per le comunali" - Live Sicilia

Scavone infuocato: |”Pronti per le comunali”

Assemblea infuocata degli autonomisti etnei. Scavone lancia l'attacco a Monti, Grillo, Bersani e Crocetta e poi pensa alle comunali: "Faremo una grossa coalizione, ma non escludiamo di mettere in campo anche nostri uomini".

CATANIA – Raffaele Lombardo chiama a raccolta gli autonomisti etnei nel tendone dei Virlinzi alla circonvallazione, centinaia di auto incolonnate e più di un migliaio di presenti testimoniano che il cuore pulsante del Mpa non si è fermato dopo la batosta alle elezioni politiche.

In prima fila ci sono i fedelissimi di sempre e qualche new entry, a partire da Pippo Arcidiacono, ex assessore di Scapagnini e Stancanelli, divenuto vice rappresentante provinciale di Grande Sud. In sala anche Puccio La Rosa, finiano della prima ora molto critico nei confronti dell’attuale sindaco di Catania. E ancora volti noti: Mimmo Galvagno, Gaetano Tafuri vice presidente Ast, Paolo Guarnaccia, leader di rifiuti zero.

Sul palco Raffaele non sale, al suo posto c’è Toti, che scalda gli animi della sala. Ma il grande mattatore è Antonio Scavone che critica la gestione della formazione professionale del governo Crocetta

I relatori non risparmiano epiteti al governatore di centrosinistra, il più tenero è “cialtrone”. Non mancano gli ambientalisti di Rifiuti zero guidati da Paolo Guarnaccia, che ha portato sul tavolo degli autonomisti le tematiche dell’eco-sostenibilità e del riciclo dei rifiuti.

Arriva il turno di Scavone: “Noi riflettevamo sull’importanza della nascita del Mpa, era la vigilia delle amministrative e in una settimana abbiamo fatto 4 liste e da allora è stato un trionfo. Il governo di Raffaele Lombardo ha consentito a questa terra, e lo dico ai tanti amici della sanità presenti in sala, di tagliare circa 1 miliardo di euro”.

“Lombardo -dice Scavone- è stato stoppato dal centrodestra, ma il centrosinistra ha tentato di ucciderlo. Si sono attaccati alla minna di Lombardo, l’hanno succhiata, e adesso Bersani è col cappello in mano”.

Scavone lancia l’attacco al Movimento 5 Stelle: “Sono guidati da Grillo che, come ci ricorda L’Espresso, fa investimenti all’estero ed ha goduto dell’organizzazione di tour che sono costati 700mila euro al giorno”. “Chi c’è dietro Grillo?”, chiede Scavone, e ancora: “Chi c’è dietro a questo cialtrone di Mario Monti?”.

Quindi una pillola di saggezza: “Meglio il bunga bunga di Berlusconi, che il banca- banca di Monti”. Non manca la frecciatina a Giovanni Pistorio e Lino Leanza: “Stupidi, miopi e incapaci, in una settimana hanno perso l’aeroporto e il turismo, ma avete visto i risultati elettorali penosi di chi ha meritato di non essere eletto”.

Alle comunali andremo insieme al Pdl, ragioneremo su una grande coalizione, voglio salutare Santo Castiglione (ex presidente Autorità portuale), Angelo Sicali (presidente Multiservizi). Noi abbiamo bisogno di una buona amministrazione e noi vogliamo avere candidati unici, da sostenere tutti insieme e non ci sottraiamo alla possibilità di fare una selezione, mettendo in campo anche nostri uomini. Questo deve avvenire a Catania e nei 26 comuni in cui si voterà. I candidati devono essere graditi ai cittadini”.

Raffaele Lombardo è ancora più preciso: “Noi siamo disposti a sostenere una candidatura, purché sia unica la scelgano con le primarie o con un sorteggio, ma sia soltanto una affinché la partita si possa giocare con qualche arma seria in mano”.

“Questo cialtrone di Crocetta -tuona Scavone- che ricatta tutti, ha chiesto ai salesiani di tradire Lombardo, io vi dico una cosa: Amo gli uomini, un poco di più le donne, ho tanti amici omosessuali, ma le checche isteriche, i cialtroni e i vecchi rincoglioniti non mi piacciono”.

Lombardo non sale sul palco ma sul tema formazione del nuovo governo nazionale non riesce a restare zitto: “C’é una situazione di grandissima incertezza”, tanto che lo “vede incerto e problematico persino il Presidente della Repubblica”. Lombardo auspica un esecutivo “forte, non stentato, che venga incontro alle esigenze del Paese e della nostra terra”. “Per far questo – ha aggiunto l’ex governatore- qualunque terapia è buona. Bisogna uscire dall’euro? Usciamo dall’euro, ma non dall’Europa. Bisogna abbassare le tasse non accrescerle. Da noi tasse zero. La fiscalità di vantaggio – ha concluso Lombardo – è l’unica terapia buona che non costa niente a nessuno e può servire alla nostra economia”.

Sulla formazione di un nuovo governo nazionale “c’é una situazione di grandissima incertezza”, tanto che lo “vede incerto e problematico persino il Presidente della Repubblica”. Lo afferma il leader del Partito dei siciliani-Mpa, Raffaele Lombardo, auspicando un esecutivo “forte, non stentato, che venga incontro alle esigenze del Paese e della nostra terra”. “Per far questo – ha aggiunto l’ex governatore della Sicilia, a margine di un incontro del suo partito sulle prossime amministrative – qualunque terapia è buona. Bisogna uscire dall’euro? Usciamo dall’euro, ma non dall’Europa. Bisogna abbassare le tasse non accrescerle. Da noi tasse zero. La fiscalità di vantaggio – ha concluso Lombardo – è l’unica terapia buona che non costa niente a nessuno e può servire alla nostra economia”.

“L’alleanza nel centrodestra alle politiche, che ha portato la voce autonomista alla Camera e al Senato, non può che avere un’analoga conseguente alleanza” alle prossime amministrative, a cominciare da Catania”. Lo ha affermato l’ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo. “Noi siamo disposti a sostenere una candidatura, purché sia unica – conclude Lombardo – la scelgano con le primarie o con un sorteggio, ma sia soltanto una affinché la partita si possa giocare con qualche arma seria in mano”.


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