Schifani: le spine del governo tra 'patrioti' ed 'esterni' - Live Sicilia

Schifani: le spine del governo tra ‘patrioti’ ed ‘esterni’

I nodi da sciogliere, E Cuffaro puntualizza...

PALERMO – Il presidente Renato Schifani tiene fermo il timone della maggioranza navigando a vista attraverso acque increspate. Nel centrodestra siciliano si mastica amaro per le richieste dei patrioti romani (e siculi) avanzate al presidente per chiudere l’affaire “squadra di governo”. L’idea di aprire a due esterni (Francesco Scarpinato ed Elena Pagana fortemente voluti rispettivamente da Francesco Lollobrigida e Nello Musumeci) mettendo fuori Giorgio Assenza Giusy Savarino fa storcere il naso ai più. “E’ una follia, una forzatura arrogante”, si sfoga a taccuini chiusi un big del centrodestra siciliano. 

La pazza idea al momento si infrange sul niet del presidente Schifani che a chiare lettere ha dichiarato la propria indisponibilità ad aprire le porte della giunta. Unico modo per tenere insieme la maggioranza e metterla al riparo da un’implosione certa. Come dimostrano le parole di Totò Cuffaro. “Rispettiamo la posizione del Presidente della Regione siciliana Renato Schifani e quindi la decisione di nominare assessori che siano parlamentari e siamo partecipi del difficile compito per garantire le posizioni di tutta la coalizione. È chiaro però che se si dovesse aprire a scelte di assessori esterni, anche la Dc vorrà partecipare a designare il suo tecnico. Anche se la cosa è ovvia, è bene dirlo”, dice l’ex presidente della Regione. 

Sul no c’è anche il gruppo di FdI all’Ars che, nel corso di una riunione molto accesa chiude sulla posizione del “no agli esterni”, un messaggio che sarà recapitato dal messo Luca Cannata (capogruppo di transizione in questa fase) ai piani alti. Salvo colpi di scena last minute, lo schema rimane immutato nei nomi ma non ancora definitivo rispetto alle deleghe. 

A guidare l’assessorato alla Sanità sarà Giovanna Volo (come dichiarato ufficialmente ieri da Schifani), gli azzurri Marco Falcone ed Edy Tamajo occuperanno le caselle dell’Economia e delle Attività produttive. Gli autonomisti incassano l’assessorato all’Energia che sarà guidato da Roberto Di Mauro. La Dc di Totò Cuffaro piazzerà Nuccia Albano alla Famiglia e Andrea Messina agli enti locali. Il Carroccio sarà rappresentato in giunta da Luca Sammartino (vicepresidente e assessore all’Agricoltura) e Vincenzo Figuccia (con probabile delega alla Formazione o in alternativa ai beni culturali).

Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, salvo colpi di scena al novantesimo minuto, lo schema di gioco prevede: Giusi Savarino all’assessorato Territorio e Ambiente, Alessandro Arico (Infrastrutture o Formazione), Elvira Amata al Turismo e Assenza ai Beni culturali.  La nave è pronta a salpare (Ministro del mare permettendo). 


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