Scia di furti e rapine ai turisti| "Città ancora poco sorvegliata" - Live Sicilia

Scia di furti e rapine ai turisti| “Città ancora poco sorvegliata”

L'allarme di Federalberghi: "Visitatori in aumento ma Palermo non si fa trovare pronta".

PALERMO – E’ una valigia piena di amarezza quella con cui tornano a casa. La loro vacanza nel capoluogo siciliano si è conclusa in ospedale, dopo essere stati derubati e picchiati dai rapinatori. L’ultimo episodio parla di sette turisti finiti nel mirino dei malviventi nella notte del 19 agosto: i carabinieri, che stanno conducendo le indagini per rintracciare i responsabili, non escludono che i tre colpi siano stati messi a segno dalle stesse persone, due uomini armati di pistola che hanno passato al setaccio la zona compresa tra il Foro Italico e via Messina Marine, seminando il panico.

Sono riusciti a fuggire con orologi, gioielli, soldi in contanti, macchine fotografiche e smartphone. Hanno ripulito le tasche di due turisti olandesi, due lituani e tre francesi, vittime che si aggiungono a quelle di una lunga lista di scippi, borseggi e aggressioni ai danni dei visitatori di Palermo. La maggior parte degli episodi si registrano nel centro storico, ma i malviventi entrano in azione anche nei pressi delle strutture alberghiere che si trovano da un capo all’altro della città.

Una città quest’anno invasa dai turisti, “con un aumento almeno del 4 per cento – dice Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo -. Quando si verificano episodi del genere è un grande dispiacere per chi lavora nel settore e si impegna per offrire il meglio. Purtroppo l’aumento di questi reati si registra insieme a quello delle presenze di turisti in città ed esistono ancora zone che non vengono sorvegliate adeguatamente. Bisogna garantire sicurezza a coloro che vengono a visitare Palermo, specie nelle aree più nascoste, quelle in cui si trovano i tesori e le bellezze del centro storico. E’ necessaria – sottolinea Farruggio – una copertura più capillare da parte delle forze dell’ordine, perché l’attività extra alberghiera riguarda anche zone che prima erano meno frequentate”.

Vicoli, traverse, piccole aree del centro storico un tempo abbandonate, infatti, diventano terreno fertile per i malviventi che battono palmo a palmo i luoghi in cui negli ultimi anni sono nati bed and breakfast e case vacanze. “Oggi nell’attività turistica si cimentano anche soggetti non autorizzati – dice Farruggio – ed è proprio per questo che invitiamo chi vuole visitare Palermo a scegliere bene, a fidarsi di chi ha esperienza nel settore e a diffidare di chi si improvvisa albergatore. Una struttura seria rappresenta una garanzia per il turista, che merita qualità e sicurezza. E’ bene alloggiare in luoghi forniti di cassaforte e sarebbe meglio diffidare, durante i giri turistici, da chi svolge attività di trasporto o di guida turistica abusivamente. In questi casi – sottolinea il presidente di Federalberghi Palermo – il turista non è di certo al sicuro. Bisogna adeguare la città al flusso sempre più massiccio di visitatori, perché l’obiettivo e di farli tornare, non di farli scappare”.

Della stessa idea è Marcello Pizzuto, direttore dell’hotel Astoria di via Montepellegrino. Ladri e rapinatori, infatti, non prendono di mira soltanto il centro storico e la raffica di aggressioni e rapine continua a remare contro qualunque logica di incentivo al turismo. “Come città facciamo una pessima figura. Quando un cliente torna in albergo sotto choc spesso non riesce a comunicare. Chi viene in vacanza non prevede di dover chiamare le forze dell’ordine, di dover prendere il numero di targa di un motorino su cui si trovavano due malviventi. E spesso dobbiamo far fronte a situazioni che ci addolorano profondamente. Pochi giorni fa – racconta Pizzuto – una coppia di turisti è stata scippata in via Montepellegrino. L’ennesimo episodio in una città che non è pronta ad accogliere flussi così imponenti di visitatori, perché i controlli sono carenti. Noi possiamo fornire tutti i consigli che vogliamo, ma chi entra in azione sa come agire, purtroppo. E non possiamo imporre ai turisti di uscire senza soldi in contanti o di non indossare un gioiello”.

E’ l’altra faccia della vacanza, quella della paura che fa dimenticare le lunghe passeggiate alla ricerca degli scorci più rari o del museo più importante. Sorrisi, risate, fotografie scattate davanti ai monumenti del capoluogo siciliano, svaniscono in un attimo. Con essi, va via quello che doveva essere un bel ricordo e, inevitabilmente, diminuisce la possibilità di un ritorno a Palermo dei viaggiatori presi di mira.

Palermo dovrebbe vivere di turismo – aggiunge il direttore dello storico Hotel delle Palme di via Roma, Mimmo Ferrante – ma vige ancora troppo l’abbandono. La nostra città, specie nella sua parte più antica, viene valorizzata poco. Le zone sorvegliate sono quelle in cui si trovano le vie principali e spesso le forze dell’ordine intervengono a fatto compiuto. Per fortuna noi quest’anno non abbiamo registrato, tra i nostri ospiti, episodi preoccupanti, ma è chiaro che il fenomeno esiste e che un’attività di sorveglianza maggiore è necessaria. Il turista non dovrebbe più chiedere se Palermo è pericolosa: questa percezione, già ampiamente alimentata dai mass media, dovrebbe venire meno. Ma questo risultato – conclude Ferrante – potrà essere raggiunto soltanto con la collaborazione di tutti, istituzioni e forze dell’ordine comprese”.


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