SCIACCA (AGRIGENTO) – Disagi sono stati segnalati stamattina dai pazienti oncologici in cura presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca (Agrigento), dove ad operare è solo un medico che esercita anche la funzione di primario. Stamattina il medico non ha potuto raggiungere il luogo di lavoro perché malato. Sono saltate, così, 18 chemioterapie e almeno 15 visite ambulatoriali programmate, concentrate tutte nella sua agenda degli appuntamenti.
La protesta dei pazienti
I pazienti sono stati invitati a tornare a casa perché le prestazioni sono slittate e protestano: “Non è la prima volta che accade, il medico ce la mette tutta, ma non può fare miracoli, pure lui è un essere umano”, ha detto uno di loro. La indisponibilità di oncologi in numero sufficiente al “Giovanni Paolo II” nelle settimane scorse è stata fronteggiata dalla direzione dell’Asp di Agrigento con un ordine di servizio di mobilità di altri medici, tra quelli che operano negli ospedali di Agrigento e Canicattì, al fine di coprire momentaneamente le carenze a Sciacca con turni appositi, ma solo tre giorni alla settimana.
L’Asp tenta di rimediare
Al momento questo provvedimento è stato sospeso. “Stiamo provando – ha detto il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia – a mettere sotto contratto a tempo determinato alcuni dei medici che hanno partecipato ad un concorso per oncologi bandito nel 2021 e il cui espletamento è tuttora in corso”.