C’é stato anche un sequestro di persona, tra Gela e Niscemi, la scorsa settimana, durante i momenti più aspri dello sciopero di forconi e autotrasportatori. L’ha accertato la polizia che ha identificato e denunciato gli autori, sei uomini di età compresa tra i 19 e i 40 anni, quattro dei quali con precedenti penali per furto, truffa, violenza contro la persona e associazione mafiosa. Il gruppo di sequestratori avrebbe agito, domenica scorsa, in contrada Ponte Olivo, a 10 chilometri da Gela, sulla strada per Catania, dove è stato bloccato un autotrasportatore di 37 anni, che aveva appena completato un carico di carciofi sul suo Tir, a Niscemi, e stava per portarlo a destinazione al mercato ortofrutticolo di Bari.
Sulla cabina di guida sono saliti due dei dimostranti, i quali, con minacce, lo hanno costretto a dirigersi verso Gela, scortato da un’autovettura su cui avevano preso posto gli altri quattro componenti della banda. L’obiettivo era quello di portare l’autoarticolato in via Venezia, dove più massiccio era il presidio degli scioperanti, che avrebbero potuto controllare il mezzo e il camionista sequestrati. Ma il committente del carico di carciofi, che parlando al telefono cellulare con l’autista aveva sentito le frasi concitate dei dimostranti prima che la comunicazione si interrompesse, ha allertato gli uomini del commissariato di polizia di Niscemi, i quali, coadiuvati dal personale delle volanti e della squadra di Pg di Gela sono riusciti a liberare l’autotrasportatore e a identificare gli autori del sequestro. I sei complici sono stati deferiti alla procura di Caltagirone (CT), competente per territorio.