Parla un giovane avvocato: | "Mi hanno tolto la serenità" - Live Sicilia

Parla un giovane avvocato: | “Mi hanno tolto la serenità”

La drammatica testimonianza di una donna derubata della borsa a pochi passi dalla Cattedrale. “Mi hanno trascinato per i piedi. In un vicolo".

emergenza microcriminalità
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PALERMO – “Mi hanno trascinato per i piedi. In un vicolo. Per strapparmi la borsa. Adesso ho paura”. Una paura che la spinge a chiedere che la sua testimonianza resti anonima. Di lei diciamo soltanto che è un giovane avvocato. Lunedì pomeriggio è finita dentro un incubo che ha denunciato alla polizia.

“Alle 17. In pieno pomeriggio, capisce?”. Il suo tono di voce tradisce rabbia e amarezza nonostante siano trascorsi quattro giorni dall’aggressione. Troppo pochi per dimenticare. “Camminavo in corso Vittorio Emanuele. Guardavo la Cattedrale. Una strada che percorro tutti i giorni della mia vita. Mi sono scontrato con un ragazzo – racconta -. Non potevo certo immaginare che mi seguisse. All’improvviso ho sentito qualcuno che mi strattonava da dietro. Pensavo ad uno scherzo. A volte capita”. A volte non quella volta. Era tutto, tranne che uno scherzo.

Erano in due. Sui trent’anni. Hanno afferrato la borsa. Non l’avevo a tracolla. La tenevo in mano – prosegue -. Mi hanno tirata, fatta cadere per terra e trascinata nel vicolo. Mi tiravano per i piedi. Ho fatto resistenza. Tiravo la borsa con tutta la mia forza. Un gesto istintivo. E loro ci mettevano ancora più forza. Le ginocchia contro il muro. La faccia per terra. Mi facevo male. Poi qualcuno ha urlato”.

Quel qualcuno era un anziano. “Lasciatela, lasciatela…”, gridava. E così sono fuggiti. Lasciando la donna per terra. Ha salvato la borsa, ma le hanno strappato via la tranquillità: “Non mi era mai accaduto nulla. Sono sempre stato un tipo dinamico. E ora ho paura a rientrare a casa la sera. Mi hanno aggredito di pomeriggio, figuratevi cosa possono farmi di sera o di notte”.

Poi, un’analisi tanto impietosa quanto amara: “Furti nei negozi, scippi. La verità è che non c’è pace nel centro storico. Proprio oggi (ieri ndr) ho saputo che c’è stato un altro scippo. Proprio a pochi metri dal vicoletto di fronte la cattedrale dove hanno aggredito me. MI dicono che stavolta se la sono presa con un anziano. C’è un allarme vero”.

Cosa servirebbe? “Più controlli – aggiunge – inutile dirlo, ma non possiamo prendercela certo con i poliziotti. Sono pochi e hanno i mezzi che hanno. Avevamo un pass per parcheggiare di fronte la questura. C’è stato revocato per ragioni di sicurezza e ora dobbiamo mettere le macchine chissà dove. La sera è un problema. Ho paura. Le mie amiche hanno paura. Passerà, forse passera. Intanto oggi ho paura. È normale averne. Gliel’ho detto, non ero mai stata una persona paurosa e timorosa. Oggi sono costretta a guardarmi le spalle. Solo che mi chiedo chi me le guarda queste benedette spalle”.


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