Scomparsi, ricerche affannose| In azione cittadini e volontari - Live Sicilia

Scomparsi, ricerche affannose| In azione cittadini e volontari

L'ultima foto ricevuta dalla compagna di Santo Alario

La zona del lago Rosamarina al setaccio. Guzzardo e Alario spariti nel nulla da quasi due settimane.

CACCAMO (PALERMO) – Tredici giorni di angoscia e poche tracce. Tranne quelle vicino all’auto, abbandonata vicino al lago Rosamarina di Caccamo, dove le ricerche proseguono senza sosta. Sarebbe stata quella l’ultima tappa di un viaggio tra Capaci, Ventimiglia di Sicilia e il paese di origine di Giovanni Guzzardo, il 46enne scomparso dal 7 febbraio insieme a Santo Alario, 42 anni.

Un giallo che non trova ancora soluzione nonostante in campo ci siano decine di carabinieri impegnati via terra con i cani molecolari, i sommozzatori e un elicottero che dall’alto sta battendo la zona palmo a palmo. Di certo c’è che la Fiat Panda con cui quel giorno i due sono partiti, è stata immortalata nella zona centrale di Ventimiglia di Sicilia dalle telecamere collocate lungo la strada. Guzzardo e Alario avrebbero dunque fatto rientro a Caccamo per poi svanire nel nulla.

E’ proprio nei pressi della diga che hanno deciso di entrare in azione i compaesani di Guzzardo e alcuni volontari. Durante l’ultimo fine settimana a partecipare alle ricerche sono stati alcuni cittadini che si sono dati appuntamento a porta Euracea a Caccamo: a partire dalle prime ore della mattina è partita una ricerca capillare a cui hanno preso parte anche le guardie zoofile ambientali che insieme ai carabinieri sono andati a caccia di nuovi elementi. “Purtroppo ancora nessuna novità – dice la compagna di Santo Alario, Rosy Sparacio – stanno lavorando in tanti e confido con fiducia nelle forze dell’ordine”.

La donna, come ha raccontato a LiveSicilia, ha perso ogni contatto con Alario nel primo pomeriggio di quel mercoledì. Si trovava al centro commerciale di Carini quando ha ricevuto una foto dal compagno e alcuni video. Nella prima, l’uomo si trovava in macchina con Guzzardo, poi le immagini da Ventimiglia di Sicilia, con scritto “non ero mai stato qui”. Forse una richiesta d’aiuto? E’ questo ciò che si chiede Rosy Sparacio, che negli scorsi giorni ha ribadito di non aver pensato che l’uomo si trovasse in pericolo. “Io guardo continuamente la porta sperando che torni a casa, sono disperata. Conosce da poco tempo Guzzardo perché andava al suo bar di Capaci, ma non c’era un’amicizia”.

Ed è anche sul denaro utilizzato per ristrutturare il locale nella piazza della borgata marinara che si concentrano le indagini. Per rimettere in sesto il bar, infatti, Guzzardo avrebbe ottenuto un grosso finanziamento. Gli investigatori vogliono vederci chiaro: il locale non è di grandi dimensioni e i soldi potrebbero essere stati destinati anche ad altro. Al vaglio ci sono i tabulati telefonici e le ultime telefonate ricevute dai familiari da parte dei due uomini, oltre ai video arrivati su Whatsapp al telefono di Rosy Sparacio. Tre, i filmati inviati da Alario nel giro di un’ora.


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