Scontri a Roma, i sindacati |protestano di fronte la Prefettura - Live Sicilia

Scontri a Roma, i sindacati |protestano di fronte la Prefettura

Scatta la solidarietà anche a Catania dalle segreterie Fim, Fiom, Uilm, Uglm, insieme alla Cgil, Cisl e Uil.

il presidio a Catania
di
3 min di lettura

CATANIA –  La tensione fra sindacati e governo non si placa. Il botta e risposta fra Susanna Camusso e l’esecutivo di Matteo Renzi relativamente ai violenti scontri avvenuti mercoledì scorso a Roma fra polizia e gli operai Ast (Acciai Speciali Terni) di Terni è solo l’ultima puntata di un duro braccio di ferro. E la solidarietà nei confronti dei 537 dipendenti a rischio licenziamento è scattata anche a Catania con una manifestazione dinanzi la Prefettura etnea organizzata dalle segreterie etnee Fim, Fiom, Uilm, Uglm, insieme alla Cgil, Cisl e Uil. I militanti della Fiom protestavano, appunto, contro l’annuncio dato dalla ThyssenKrupp – il gruppo tedesco che controlla l’Ast – di licenziare gli operai dello stabilimento umbro, stabilimento considerato vitale per l’economia del territorio in questione. Durante il corteo di protesta alcuni dei manifestanti sarebbero stati presi a colpi di manganellate dai poliziotti, tre di loro sono finiti in ospedale riportando varie contusioni.

Il pesante gesto dei poliziotti nei confronti degli operai è stato definita dai sindacati come una “carica a freddo”, ma la questura di Roma ha spiegato che si sarebbe trattato di “un’azione di contenimento” nel tentativo d’impedire ai manifestanti di occupare la stazione Termini. “ I fatti di giovedì – ha spiegato Luca Vecchio, segretario provinciale metalmeccanici a LiveSiciliaCT – a cui hanno partecipato gli operai per difendere il loro posto di lavoro si stava svolgendo pacificamente. Quanto detto dalla questura non corrisponde. Oggi qui in prefettura abbiamo consegnato un documento proprio pere stigmatizzare il gesto della Polizia. Noi da tempo rivendichiamo un piano industriale a favore dei diversi settori in cui operano i metalmeccanici. Il governo dovrebbe scusarsi nei confronti dei dipendenti che stavano civilmente protestando. Non si può continuare a vivere di licenziamenti o modificando lo statuto dei lavoratori ma intervenendo per creare occupazione”.

Già ieri a palazzo Chigi si è tenuto un incontro tra sindacati Ast e premier a seguito del quale il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio avrebbe escluso un coinvolgimento diretto dell’esecutivo. Ad ogni modo verranno intraprese le dovute verifiche per chiarire la dinamica dei fatti. ”L’iniziativa di oggi – ha spiegato Stefano Materia, segretario Fiom Cgil Catania – non mira solo ad esprimere solidarietà per i fatti accaduti in quella piazza e di quella carica contro gli operai, ma anche perché a Catania la situazione dei metalmeccanici è altrettanto grave. La Fiom da tempo denuncia questa mancanza – precisa – di democrazia all’interno delle aziende, quello che è accaduto a Roma ne è la prova più tangibile. Comprimere i diritti affinché il paese cresca è un’idea che non porterà da nessuna parte”. “ Abbiamo organizzato vari presidi – ha detto invece Rosario Pappalardo, segretario territoriale della Cisl Catania – per rivendicare il diritto alla manifestazione senza per questo rischiare di essere aggrediti. Il mondo del lavoro non merita questi atti di repressione”.

Tra i presenti oggi a protestare davanti la prefettura, Paolo Modica operaio della Stmicroelectronics: “Io da metalmeccanico – dice – della Stmicroelectronics comprendo lo stato d’animo di quei lavoratori. Il diritto alla manifestazione non va represso ma difeso. Il Governo dovrebbe scusarsi con i lavoratori per quanto accaduto. Potrebbe farlo, ad esempio, attuando politiche del lavoro che aiutino questo territorio a risollevarsi”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI