Scontro intestino in casa Cgil | Tra accuse e smentite - Live Sicilia

Scontro intestino in casa Cgil | Tra accuse e smentite

La presunta mancata convocazione, da parte della segreteria provinciale di categoria, dei rappresentanti della corrente “Democrazia e lavoro”, durante l’ultimo coordinamento al Comune di Catania, è all’origine di una nuova polemica interna al sindacato. Ma la segreteria replica e smentisce le accuse.

Funzione Pubblica
di
2 min di lettura

CATANIA. Scontro intestino alla Funzione Pubblica Cgil. La presunta mancata convocazione, da parte della segreteria provinciale di categoria, dei rappresentanti della corrente “Democrazia e lavoro”, durante l’ultimo coordinamento al Comune di Catania, è all’origine di una nuova polemica interna sindacato. E arriva direttamente da Roma. “La Cgil deve essere una casa di vetro, dove le risorse economiche devono essere gestite in maniera equa e trasparente. Noi chiediamo un’amministrazione pluralista e chiara diversamente andremo allo scontro politico, invece a Catania pare ci sia una concentrazione di potere politico e gestionale in mano al segretario generale che si comporta come se fosse un Amministratore Delegato”, denuncia Nicola Nicolosi, coordinatore nazionale confederale di  Democrazia Lavoro.  “Qualche giorno addietro – si legge in una nota – si è tenuta una riunione sulla ripartizione delle risorse previste dal fondo efficienza servizi del Comune di Catania”. “In tale occasione, la segreteria Funzione Pubblica Cgil di Catania ha convocato un coordinamento composto solo da quattro rappresentanti, escludendo gli esponenti di Democrazia e Lavoro, per esprimersi in merito ai progetti presentati dall’Amministrazione comunale alle sigle sindacali”.

Un fatto che ha creato una frattura tra la corrente “Democrazia e lavoro” e i vertici della Funzione Pubblica. “Questi modi di fare autoreferenziali non sono degni di un’organizzazione come la Cgil che è orgogliosa della sua tradizione pluralista e democratica”, denunciano Gaetano Algozzino e Gaetano Celano. “Ancora una volta i lavoratori del Comune di Catania sono costretti a subire decisioni dall’alto, ma noi ci opponiamo all’idea di una Cgil che si muove come un circolo privato”, aggiungono i sindacalisti che chiedono di dare voce alla base.

Le parole della minoranza interna non sono piaciute ai sindacalisti vicini alla segreteria provinciale. Non si è fatta attendere, infatti, la replica della segreteria. Una risposta che ha il sapore di una smentita. “La segreteria della Fp Cgil di Catania, in relazione a quanto comunicato da “Democrazia e lavoro”,   assicura di avere invitato il sig. Algozzino nel suo ruolo di referente dell’area, così come è possibile eventualmente appurare visionando la mail del sindacato e gli sms inviati”. “Durante la riunione Algozzino si è presentato rivendicando la necessità di ottenere un invito anche per i propri iscritti; ma la Fp Cgil ha semplicemente confermato una linea democratica che vede la partecipazione del coordinamento regolarmente eletto insieme alle Rsu del Comune”, spiega la segreteria.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI