CALTAGIRONE. E’ morta subito dopo un intervento che i medici dell’Ospedale Gravina Santo Pietro hanno disposto nel disperato tentativo di strapparla alla morte. Stefania Scaglia, 35 anni di Caltagirone la donna che ieri a bordo dell’auto su cui viaggiava con il marito e i suoi due figli piccoli era rimasta vittima di un terribile incidente verificatosi attorno alle 20, lungo la SS 683 Libertinia e sulle cui dinamiche indagano ancora adesso gli uomini del Comando Compagnia Carabinieri di Caltagirone.
La donna sin dall’arrivo dei Vigili del Fuoco di Caltagirone presentava a causa del politrauma riportato, una condizione definita disperata già dai soccorritori. Il marito della vittima Salvatore Formica anche lui 35 anni di Caltagirone è stato trasferito nella serata di ieri con l’elisoccorso presso l’Ospedale Garibaldi di Catania dopo che all’Ospedale Gravina era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre i traumi riportati nell’impatto. Sulla Multipla in cui ha trovato la morte Stefania Scaglia viaggiavano anche i due figli piccoli, una bambina di 9 anni le cui condizioni sembrano non destare preoccupazione e la più piccola di 6 anni che, invece, trasferita d’urgenza al Cannizzaro di Catania è stata posta in coma farmacologico e la cui prognosi al momento rimane riservata. La terza figlia della coppia, una ragazza di 16 anni, non era in auto con loro.
La conducente dell’utilitaria scontratasi con la Fiat Multipla su cui viaggiava la famiglia è anch’essa ricoverata al Cannizzaro di Catania. Se indiscrezioni di queste ore dovessero trovare un riscontro nelle indagini dei Carabinieri di Caltagirone per la donna potrebbe configurarsi il reato di omicidio colposo. Per sopperire all’emergenza venutasi a creare ieri sera presso il nosocomio di Caltagirone è stata chiamata un equipe di Militello. Resta un dubbio sul perché il 118 abbia preferito non dislocare sin da subito le emergenze su più ospedali piuttosto che oberare di tre codici rossi e un codice giallo un solo ospedale.
Sul corpo di Stefania Scaglia il pubblico ministero, il magistrato Antonia Sartori ha disposto l’esame autoptico per accertare le cause del decesso. La notizia della tragedia in queste ore ha gettato nello sconforto l’intera comunità caltagironese che conosceva e apprezzava molto la famiglia rimasta coinvolta nel terrificante incidente.