Scoppia il caos al pronto soccorso| Infermiera aggredita al Di Cristina - Live Sicilia

Scoppia il caos al pronto soccorso| Infermiera aggredita al Di Cristina

C.R, 30 anni, è rimasta ferita. Sul posto è intervenuta la polizia.

PALERMO – Minacciata con un coltello e malmenata. E’ l’ennesima aggressione in un pronto soccorso della città, dove ad avere la peggio, stavolta, è stata un’infermiera. Per C.R, trent’anni, quelli di stanotte sono stati momenti da incubo. A colpirla all’apice di una discussione sfociata in aggressione sarebbero stati i parenti di un bambino, giunti al pronto soccorso poco dopo le 22.

Al piccolo è stato assegnato il codice verde, ma i suoi familiari avrebbero perso la pazienza durante l’attesa per la visita, cominciando ad inveire contro il personale sanitario. Chi era presente racconta che la discussione è ben presto degenerata, con insulti e minacce verbali nei confronti dell’infermiera. Almeno dieci le persone che avrebbero dato vita al caos, durante il quale l’intervento della guardia giurata, dei genitori di altri pazienti e della polizia è riuscito ad evitare il peggio.

Gli animi si sono placati infatti, con l’arrivo sul posto degli agenti. Un putiferio che all’infermiera è costato diverse ferite e diversi minuti in stato di choc. Il bambino è stato portato a casa dai genitori, che hanno successivamente firmato rifiutando il ricovero. “Già ad aprile di quest’anno – dice Enzo Gargano, segretario aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani all’Arnas Civico – avevamo richiamato i vertici dell’ospedale per intervenire concretamente e risolvere l’emergenza sicurezza in questi presidi. Non chiediamo azioni impossibili, ma il rispetto delle linee guida previste dal ministero della Salute. Siamo i primi a sostenere la necessità di una razionalizzazione dei costi, ma non sulla pelle degli operatori, in prima linea con l’utenza”.

E risale soltanto alla scorsa settimana una gravissima aggressione ai danni di un altro infermiere in servizio al pronto soccorso del Civico di Partinico. Pestato a sangue da un paziente poi bloccato ed arrestato dalla polizia. Per la vittima, di 49 anni, i medici hanno espresso in quel caso trenta giorni di prognosi.

Sul caso è intervenuto anche il dg dell’Azienda Civico-Di Cristina-Benfratelli, Giovanni Migliore che in una nota esprime “la solidarietà della direzione aziendale. Procederemo legalmente nei confronti dei responsabili di questa vile e violenta aggressione, che assume peraltro una particolare connotazione perché accaduta all’interno di un ospedale pediatrico. L’episodio avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze se non fossero state messe in atto, ormai da tempo, le misure di sicurezza a protezione dell’area d’emergenza che assicurano, l’implementazione di una zona filtro costantemente vigilata e il nuovo sistema di videosorveglianza. La guardia giurata infatti, ha direttamente assistito all’aggressione ed è prontamente intervenuta in attesa dell’arrivo della forza pubblica”.


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