“Sdirrubare le case con le ruspe” | La mafia e l'affare delle demolizioni - Live Sicilia

“Sdirrubare le case con le ruspe” | La mafia e l’affare delle demolizioni

Commenti

    “I boss si sfregavano le mani” perché c’era freddo. Altrimenti, fosse stata estate, più correttamente “si Fregavano le mani”. E non penso sia un problema di T9

    in questo caso sarebbe opportuno l’impiego del GENIO MILITARE per mostrare lo STATO in tutta la sua forza.
    deterrente sia verso chi crede che può costruire senza autorizzazioni, sia verso chi crede di arricchirsi perchè più scaltro o più forte!

    “Sdirubbare” rende meglio il concetto di demolizione furente e disordinata

    Non solo. Le decisioni delle demolizioni così come l’esecuzione dovrebbero essere tolte ai Comuni. Troppi interessi, soprattutto nei centri medio – piccoli, non necessariamente legati a logiche mafiose. C’è bisogno di un organo indipendente che non abbia neanche sede in Sicilia che si occupi del problema.

    e al Principio la mafia disse: andiamo ed edifichiamo tutti, in moltissimi ci seguiranno e fù l’abusivismo totale e la mafia si fece i bagni. Adesso la mafia deve continuare a fare qualcosa, quindi IDEA!!! abbattiamo tutto quello che i fessi non sono riusciti a sanare, ci faremo i bagni nuovamente per tantissimo tempo.

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Che vergogna!!!! Ma ancor più vergogna la deve avere il sindaco roberto lagalla che sponsorizza nel mondo Palermo anche attraverso l'inutile festino non tanto per l'evento ma per l'enorme esborso inutile di soldi pubblici che devono essere investiti per sicurezza e controllo, vergogna per il.questore e il prefetto che per nomina politica scaldano la sedia e non sanno o non possono o non vogliono fare ciò per cui sono pagati dai cittadini onesti. Vergogna per una città Palermo divenuta e tenuta nell'illegalità a tutti i livelli dalla pubblica amministrazione in certi uffici comunali e di certi dirigenti, per una città violenta e piena di monnezza , vergogna per tutto ciò che i cittadini onesti vedono ogni giorno e nel silenzio si portano addosso per paura per vergogna o per convinzione delle istituzioni assenti e/o indifferenti

Calenda, pur di colpire il Presidente Cuffaro, mente sapendo di mentire. Con il governo Cuffaro noi tecnici non finivamo mai di progettare, e quando avevamo impegnato tutte le risorse si preparavano ancora progetti, nel caso si fossero liberati fondi non utilizzati da altri.

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