Se anche Zingaretti | sbaglia i congiuntivi - Live Sicilia

Se anche Zingaretti | sbaglia i congiuntivi

Commenti

    Mi pare che anche D’ Alema non avesse la laurea.

    “…e che i bandi non s’INTERROMPINO”!
    Grande avv. Tinaglia, io me la sono appuntata per non dimenticarla.
    Tipo lo stridere del gesso sulla lavagna.
    Mi ricordo ancora quando, in classe, si faceva la “gara di verbi”.
    Cose antiche…

    Intanto, «Andrea Camilleri (ancora) contro Matteo Salvini (che definisce): “Un perfetto gerarca di Mussolini”.»
    Camilleri, nel fare le sue invettive, sembra un personaggio del suo Montalbano. Un Catarella scricchiato e munnato. E come quella sua macchietta messa ad arte nelle trame poliziesche, per screditare la Polizia di Stato (uno che, nonostante i lustri di servizio, non riesce mai ad aprire la porta della stanza del suo capo senza sbattervi contro o senza farla sbattere contro il suo stesso stipite e si esprime in modo trogloditico, se non è uno sfottò, che cos’è?) agisce nella vita. Mentre è il suo Montalbano invece che si muove dentro una nuvola di irrispettosa prosopopea e nei confronti dei colleghi e nei confronti della naturale catena di comando, corta o lunga che possa essere. In linea forse con la tradizione dei racconti polizieschi, ma divenendone inevitabilmente, nello sviluppo di quelle storie dall’atmosfera retro, lui sì, un esempio di quella spavalderia di cui facevano sfoggio i gerarchi fascisti. Forse, Camilleri, per rendersi conto delle stronzate (nel senso di comportamento scorretto) che dice, dovrebbe fare una capatina nella sua Porto Empedocle e, dopo aver sentito i suoi compaesani, in quel bagno di umiltà, ravvedersi.

    Tutto questo articolo, tutta fuffa, per concludere, di fatto, il panegirico di Zingaretti. La poteva fare meno lunga. Andrew

    Oramai si vede un complotto dovunque, un cristiano scrive due parole su di un argomento “alto” nel suo noto stile, se cioè il legame diretto tra laurea e/o successo sia ancora reale o ci sia anche un altro di avere quel successo di cui sopra,senza per forza il “pezzo di carta”, e il simpatico Andrea vede l’esaltazione di Zingaretti.
    Forse l’amico estensore nella foga antiPD non ha letto anche :” Penso ai commendi acidi, corrosivi, talvolta spietati, … di analogo tenore, per Luigi Di Maio.
    Scoperto l’arcano, Tinaglia vuole restare con due piedi una scarpa e parla bene di tutti, o forse, più semplicemente ha solo scritto un gradevole e scanzonato articoletto…
    Ma rilassarsi mai?

    E’ piacevole vedere montalbano ma è vero che i romanzetti sempre uguali di camilleri fanno riferimento a un mondo che non esiste, montalbano ricorda infatti gerarchi fascisti nei modi e camilleri presenta una visione macchiettistica sia della mafia che della polizia, stando attento a non toccare la politica a lui vicina. Non si può dire certo che scrive male ma è lontano anni luce sia dal livello delle opere che anche dall’impegno e dalla statura morale di Leonardo Sciascia, che pure era di sinistra ma non per questo chiudeva il cervello in un cassetto quando si trattava di maltrattare il PCI.

    In Italia come in una volta in URSS, a sinistra in genere hanno sempre comandato i gerarchi di partito, mentre gli intellettuali veri e non un tanto al chilo sono sempre stati osteggiati. Per gli amici e per i parenti poi un posto in parlamento, in rai o all’università si è trovato sempre. Non che a destra sia diverso, ma almeno non negano l’evidenza e invece del gerarca di partito comanda il padrone.

    A me l’articolo è piaciuto e mi ha pure divertito, io ho sempre considerato il pezzo di carta un risultato più per se stessi, che per gli altri, da Gramsci ad oggi ne abbiamo fatto di strada e l’intellettuale organico di Gramsciana memoria è definitivamente scomparso; ma chissà se questo è un bene!!!

    Mai visto Camilleri, preferisco altro.

    “Dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimi di persona vi mandano questo perché il giovanotto è uno studente che studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo. Punto, punto e virgola. Punto, punto e virgola”.

    Massì, ma a che serve una laura ? Se l’avrebbi presa, non fosse cambiato niente nela mia vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

È di qualche giorno fa la dichiarazione di Stefano Cirillo, segretario regionale delle Dc: “Tutti ci chiedono qual è il nostro piano B e a tutti ho risposto ‘il Burundi’“. A chi erano veramente dirette le sue parole? Ma a Cuffaro, verrebbe da dire oggi.

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI