Se il camice diventa burocrazia | Ecco la medicina difensiva - Live Sicilia

Se il camice diventa burocrazia | Ecco la medicina difensiva

Il Policlinico di Palermo

Quando il medico si difende dalle complicazioni. Un convegno a Palermo.

PALERMO– “Medicina difensiva: un problema emergente” è il titolo del convegno che si è tenuto oggi nell’aula Accademia delle Scienze Mediche del Policlinico ‘Paolo Giaccone’ di Palermo. Un incontro organizzato dagli studenti e per gli studenti che ha impegnato tutta la giornata, dalle 8:30 alle 18:30. Il convegno è stato ideato dagli studenti di medicina Davide Albano, Giuseppe Caponetti, Andrea Curti Gialdino, Santi Marino, Giuseppe Micci, Giovanni Raineri, Antonio Tumminello e Giuseppe Tricoli, in collaborazione con Ersu e Elsa.

Ad aprire il convegno la lectio magistralis del professore Luigi Pagliaro intitolato “Medicina difensiva ed EBM (la medicina basata su prove di efficacia: in inglese Evidence-based medicine, EBM) ”. Strutturato secondo quattro aree tematiche e secondo i diversi punti di vista delle varie figure professionali, il convegno ha affrontato il tema della medicina difensiva. Cosa comporta l’iter diagnostico davvero? Attenersi a tutte le procedure burocratiche si traduce il più delle volte in uno sterile spreco di denaro pubblico e uno stress notevole del paziente, soggetto a percorsi diagnostici superflui e a sovra-diagnosi spesso nefaste per la salute dello stesso.

“La medicina difensiva contribuisce alla spesa sanitaria nella misura di circa 10 miliardi e quindi risulta significativa per il Pil italiano” sostiene il professore Paolo Procaccianti. E continua: “Scopo dell’iniziativa è quello di dare il giusto significato alle varie linee guida , di cui al decreto Balduzzi, al fine di preparare gli studenti alle loro professioni in modo aggiornato e soprattutto consci di confrontarsi con uno strumento, come le linee guida, che non possono promettere ciò che non possono dare, cioè sempre il risultato sperato”.

La medicina difensiva consiste, dunque, nella pratica di misure diagnostiche o terapeutiche condotte principalmente, oltre che per assicurare la salute del paziente, anche come garanzia delle responsabilità medico-legali seguenti alle cure prestate. “L’iniziativa nasce dall’esigenza di dare dei prerequisiti necessari per affrontare e tutelare la professione medica – queste le parole dello studente Davide Albano – sempre più spesso accade che il medico sia portato a seguire in maniera automatica le linee guida per evitare eventuali contenziosi legali. Aspetto che, inevitabilmente, porta a una burocratizzazione del mestiere”.

“Questo incontro nasce dell’esigenza di approfondire una tematica la cui conoscenza risulta fondamentale per lo studente e l’assistente in formazione” sostiene lo studente Antonio Tumminello, che continua: “al fine di definire e comprendere l’agire appropriato in medicina nella cornice medico-legale”. Nella sessione mattutina si è parlato di medicina difensiva in ambito diagnostico in ambito clinico. Nel pomeriggio il tema è stato affrontato in ambito chirurgico e nell’area delle emergenze-urgenze.

Hanno preso parte al convegno il rettore Roberto La Galla, il presidente della scuola di Medicina e Chirurgia Francesco Vitale, il presidente di corso di laurea di Medicina e Chirurgia, Eugenio Fiorentino, il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico ‘Paolo Giaccone’ Renato Li Donni e infine l’avvocato Vincenzo Zummo, vice presidente della camera penale ‘G. Bellavista’.

 

 


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