Il Coronavirus in Italia |C'è una seconda vittima - Live Sicilia

Il Coronavirus in Italia |C’è una seconda vittima

Commenti

    Speriamo che questo coronavirus non si diffonda nel continente africano altrimenti i nemici dell’accoglienza e dell’integrazione degli immigrati africani ne trarrebbero spunto chiedendo il blocco dei porti, così come aveva fatto un ex ministro poi duramente smentito sia dalla Magistratura che dall’attuale Governo.

    e se come sembra dalle notizie, si diffonda in Italia? questo virus puo’ essere persone pure da chi non ne ne mostra i sintomi, appunto Asintomatiche, si perfettamente ragione lasciate che i fratelli vengano da noi in amore e in malattia, in ricchezza e in povertà, evabbè ho confuso qualche rituale, ma tu pensi che altri ed eventuali contagi che si diffondano, i topi non lasciano la nave?, oppure se ve ne sono altri assisteremo davvero ad un calo drastico di arrivi, meglio ancora dei porti chiusi, la paura del contagio terrà tutti lontano, anche senza bisogno del battage pubblicitario, queste notizie si diffondono in fretta dunque vedremo nelle prossime settimane i prossimi temerari che sfidano le acque e i virus.

    Invece apriamo le case e usciamo noi dai

    direi che se si espande ulteriormente dovremmo andare a ringraziare di persona a contatto i nostri politici e spartire con loro la nostra immensa felicità

    SONO pronto a scommettere che per tamponare questa emergenza non faranno altro che METTERE un altra ACCISA, e la chiameranno ACCISA CORONAVIRUS, perchè solo questo sanno fare, mettere tasse, io lo so fare meglio, mi invento nomi piu’ disparati e tartasso gli italiani come voglio, ovviamente mi date pure a me una poltroncina di onorevole, mica lo faccio aggratisse

    Ma ci rendiamo conto che per colpa del buonismo di sinistra ci troviamo a questo punto. Se si mettevano in quarantena tutti quelli che sono tornati dalla Cina,a fine gennaio forse non sarebbe scoppiata l’epidemia.

    Gli esponenti del governo giallo-rosso hanno sottovalutato il problema, non dando neppure retta agli esperti virologi che invitavano ad una maggiore prudenza. Adesso ci ritroviamo ad essere il terzo Paese al mondo per numero di persone infette. E, checchè ne dicano i signori della sinistra amanti del politically correct, non si può neppure stabilire se il paziente zero, quello da cui è partito il contagio e che non si riesce ad individuare, sia italiano o straniero …

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Ci sino a Palermo interi Quartieri e non solo, dove la donna " la femmina" cresce nel mito del "maschio" detto " u masculu" troppo Toco, cioè il migliore " u megghiu i tutti". Cioè quello che già a 10 anni ha il capello gellato col ciuffetto, il telefonino, va alla prima comunione della cuginetta o sorellina ( già vestita da sposa quarantenne accompagnata in chiesa dai genitori in auto bianca strapuntinata). Ecco, crescono credendo che loro, "fimmine" devono avere il mito "du masculiddu" dominante. Vivono e scelgono "masculi" che comprano smart e suv con cui vanno dal parrucchiere e dall'estetista, subendo dal "mascolo" tutte le possibili "violenze" camuffate da un cavalierato sui generis. Vivono un rapporto vittima-carnefice cronico e Ecco, la questione è molto radicata e l'intervento dovrebbe essere preventivo-precoce di ordine sociale. Una Rivoluzione degli stereotipi tramandato e radicato. Auguri dottoressa e grazie per le Sue lodevoli iniziative

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