Secondo giorno di lutto a Paternò |La città abbraccia Antonio e Peppe - Live Sicilia

Secondo giorno di lutto a Paternò |La città abbraccia Antonio e Peppe

Officiate le esequie delle altre due vittime morte nello scontro in moto: Antonio Faranda e Giuseppe Russo. Significativa è stata anche oggi la manifestazione di solidarietà da parte di tutta la cittadinanza paternese.

dopo il tragico incidente
di
2 min di lettura

PATERNO’. Una seconda giornata di lutto in cui ogni parola appare superflua. Officiate quest’oggi le esequie cristiane delle altre due giovani vittime Antonio Faranda e Giuseppe Russo nella chiesa dello Spirito Santo al viale dei Platani. I funerali si sono svolti circondati ancora una volta dal cordoglio di un’enorme folla. Significativa è stata anche oggi la manifestazione di solidarietà da parte di tutta la cittadinanza paternese. Perché troppo grande è stato il dolore che ha colpito tutta la città e troppo grande è lo strazio da reggere per le famiglie. Ieri pomeriggio officiati i funerali di Valentina Aureliano e Gianluca Parisi.

A celebrare la funzione don Salvatore Alì. “Quella ritenuta – ha detto durante l’omelia – da tutti una sciagura, per noi è ora una rovina. Ma adesso loro sono in pace. I corpi di Antonio e Giuseppe sono qui, ma le loro vite riaffioreranno nel giardino di Dio. Chi crede nella parola di Gesù, crede nella resurrezione: le anime dei giusti sono nelle sue mani e questi due giovani ragazzi scomparsi così precocemente sono nelle mani di nostro Signore. Questa è la nostra unica consolazione. Un balsamo per le famiglie così profondamente addolorate”.

Infine don Alì sottolinea l’affetto espresso da centinaia di cittadini alle famiglie sconvolte dalla tragedia. “Commovente vedere quante siano state numerose le persone che oggi, ma anche ieri, hanno voluto partecipare per rivolgere un ultimo saluto a Gianluca, Valentina, Giuseppe e Antonio. La morte di questi ragazzi – dice – è un dolore di tutti, un dolore comune. Ma se vogliamo che questa manifestazione di amore non sia vana dobbiamo raccogliere l’eredità lasciata a noi dai quattro giovani: più rispetto della vita e del codice stradale. Dobbiamo prometterlo davvero a queste anime volate in cielo” – è infine l’esortazione di don Salvatore Alì.

Pieni di emozione i messaggi letti dagli amici dei ragazzi nel corso della santa messa. “Antonio non doveva finire così, ma Dio ha voluto questo. Tu che eri così forte e determinato, la tua persona ci ha insegnato la felicità e a inseguire i propri sogni. A tutti noi rimarrà un pezzo di te. Non vogliamo dirti addio ma solo grazie di quello che sei stato”.

“Peppe, così tutti ti chiamavano, non riusciamo ad accettare la tua morte e a parlare di te al passato. E’così difficile dire addio a qualcosa che non vorresti mai dimenticare. Tu che eri così buono e solare. Sono sempre i migliori che se ne vanno, così si dice sempre. E forse tu non eri pronto per questa vita e hai voluto andare via per vivere qualcosa che fosse degno di te” – è stato invece il messaggio rivolto a Giuseppe Russo.

Questo il resoconto di una seconda giornata durissima. Rimangono l’incredulità, le domande e il senso di rassegnazione che a fatica si tenta di trovare di fronte a una tragedia, dai contorni ancora non del tutto chiari, che ha lasciato sgomenta un’intera città. Intanto, la scia di morte nelle strade si allunga.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI