Quando il cavaliere Zamparini appone il suo crisma pallonaro e riconferma la suprema fiducia, le orecchie del mister-cavallo di turno cominciamo a tremare. Devis Mangia è un solido cavallone da tiro, ha masticato il pane duro dei campetti meno blasonati, ha cavalcato la sua estate, principiando dalla Primavera (Gabriele Romagnoli dixit). E’ bravo, al netto dei peccatucci di gioventù. Il suo freschissimo Varese era una meravigilia. Qui sorride un po’ ignaro. Domandone dei domandoni. Sorriderà tra due mesi?
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